Intesa tra Regione, Province e Comuni: da ottobre tornano gli stop al traffico Aumentano le limitazioni, e si punta sul trasporto pubblico
Conferma delle limitazioni alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti con l’estensione ai diesel Euro 2, rafforzamento del trasporto pubblico locale, incentivi per la mobilità sostenibile. Sono i punti principali del sesto Accordo per la qualità dell’aria, firmato ieri a Bologna da Regione Emilia-Romagna, Province, Comuni capoluogo e Comuni con oltre 50mila abitanti.
I contenuti del documento, in linea con i provvedimenti dei precedenti accordi, recepiscono inoltre gli impegni presi per far fronte all’inquinamento atmosferico dalle Regioni del bacino padano, i cui rappresentanti si sono incontrati il 26 luglio scorso per ratificare e proporre al Governo nazionale una piattaforma comune di priorità e misure concrete.
Pertanto nelle città dell’Emilia-Romagna, a partire dal 1 ottobre 2007 fino al 31 marzo 2008, dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle 18.30) scatterà il divieto di circolazione per tutti i veicoli a benzina con omologazioni precedenti all’Euro 1 e per tutti i veicoli diesel pre Euro 2, non potranno inoltre circolare motocicli e ciclomotori a due tempi precedenti alla normativa Euro 1.
Dal 7 gennaio al 31 marzo 2008 – periodo dell’anno generalmente più a rischio per l’inquinamento atmosferico – le limitazioni della circolazione verranno estese anche ai diesel pre Euro 3, nel caso in cui siano sprovvisti di filtro antiparticolato. Potranno circolare sempre e liberamente le auto elettriche e ibride, quelle a metano e a Gpl, le autovetture a benzina Euro 4 e i diesel Euro 4, dotati di filtri anti- particolato, le auto con almeno 3 persone a bordo (car pooling) se omologate per 4 o più posti, e con almeno 2 persone se omologate a 2 posti, le auto condivise (car sharing), i ciclomotori e i motocicli omologati in conformità alle direttive europee successive all’Euro 1. Per quanto riguarda il blocco della circolazione il giovedì, dalle 08.30 alle 18.30, saranno le singole amministrazioni a valutare L'opportu- nità di revoca del provvedimento, anche con il supporto delle previsioni meteorologiche e di qualità delL'aria.
L’Accordo siglato ieri impegna i firmatari a realizzare interventi nell’ambito della mobilità sostenibile, lo gistica regionale, edilizia sostenibile, attività produttive e aziende di servizi. Da segnalare, inoltre, che i Piani provinciali di risanamento della qualità dell’aria saranno tutti approvati in autunno e potenzieran- ranno il programma di interventi regionale. Si rafforza anche il carattere triennale dell’Accordo, con la volontà dei sottoscrittori di stabilizzare le misure di regolazione del traffico e di rafforzare tutte le azioni di sostegno alle innovazioni nel campo della mobilità, dell’energia e delle attività produttive. In tale direzione saranno orientate parti significative delle risorse dei fondi europei, delle risorse nazionali e regionali.
“Vorrei sottolineare ancora una volta – ha ribadito l’assessore all’Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Emilia-Romagna Lino Zanichelli – l’importanza del metodo, la cooperazione tra Regione, Province e Comuni che tutti gli anni si rafforza e si estende. Quest’accordo allarga le misure di regolazione, ma si muove anche all’interno di scelte di Governo che stanno investendo risorse nei settori dell’energia e della mobilità. Abbiamo avviato proprio nei giorni scorsi a Bologna – ha ricordato Zanichelli – un confronto tra le Regioni del bacino del Po e il Governo per far entrare la questione della sostenibilità ambientale della Valle Padana tra i temi strategici dell’Italia. Con l’Accordo di quest’anno pensiamo di stabilizzare per un triennio le regole e di affidare ai Piani provinciali di risanamento il compito di puntualizzare le scelte su scala locale”.
“L’Accordo si basa su buone pratiche e investimenti – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – . Tra settembre e ottobre, ci sarà un piano dettagliato su come investiremo ulteriori finanziamenti per il sistema ferroviario regionale: circa 150 milioni di euro complessivi destinato all’acquisto di nuovi treni e a interventi sulla rete. Ma con quella cifra vorremmo anche contribuire a cofinanziare progetti nelle aree urbane che contribuiscano a far crescere l’attrattività del Trasporto pubblico locale, aumentandone l’accessibilità e la velocità commerciale”.
“Altro punto importante – ha aggiunto Peri – è il Tavolo nazionale sul Tpl, promosso dalla Regione Emilia-Romagna con il coinvolgimento delle altre Regioni e del Governo. Gli accordi in sede tecnica sono stati conclusi; per quanto riguarda le risorse, il documento passerà all’attenzione della Conferenza Stato – Regioni, poi dovrà essere discusso e inserito nella prossima Finanziaria. Se approvato, potrebbe mettere a disposizione a livello nazionale oltre un miliardo di euro per migliorare il trasporto pubblico su gomma e i servizi ferroviari regionali”.
L'accordoManu Mich. – clickmobility.it