l'iniziativa ha interessato 15 milioni di persone, di cui 6 in Lombardia, con una riduzione del traffico del 60-80%

LOTTA ALLO SMOG: BILANCIO POSITIVO DELLA DOMENICA DI BLOCCO DEL TRAFFICO

LOTTA ALLO SMOG: BILANCIO POSITIVO DELLA DOMENICA DI BLOCCO DEL TRAFFICO

Formigoni: “Bilancio positivo, avanti con l'attuazione dell'accordo”De Ruggiero: “Il 77% dei piemontesi si è fermato per tutta la giornata, o si è mosso rispettando le indicazioni locali per evitare di intasare con le auto le piazze e le vie più centrali”

Le Regioni del nord tracciano un bilancio positivo della domenica di fermo del traffico.
Il blocco della circolazione  nelle 6 Regioni del bacino padano (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Valle Aosta) e nelle due Province autonome di Trento e di Bolzano ha interessato 15 milioni di persone, di cui 6 in Lombardia, con una riduzione del traffico del 60-80%.

Secondo i dati calcolati da Arpa Lombardia è stata assai significativa la conseguente riduzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera: 10 tonnellate in meno per quanto riguarda le polveri sottili; 344 tonnellate in meno di monossido di carbonio (CO), 48 tonnellate di ossidi di azoto (NOX – precursori PM10), 76 tonnellate di composto organici volatili (COV – precursori PM10) e addirittura 25.000 tonnellate di anidride carbonica (gas a effetto serra "alterante" del clima).
Per rendere L'idea, si pensi che un TIR trasporta 20 tonnellate di merce. Si tratta quindi di decine e decine di TIR di sostanze inquinanti non immesse nelL'aria che respiriamo.

"E' unanime convinzione di tutte le Regioni – commenta il presidente lombardo Roberto Formigoni – con cui ci siamo sentiti, confrontando le nostre opinioni. Ci incontreremo nei prossimi giorni per studiare più attentamente i dati e fornire giudizi più articolati ma già adesso possiamo dire, senza tema di smentita, che si è trattato di un successo. Lo scopo è anche quello di proseguire nella collaborazione e dare piena, concreta e rapida attuazione a tutti i punti contenuti nelL'accordo siglato il 7 febbraio scorso a Roma, dalle iniziative per limitare la circolazione dei mezzi più inquinanti a quelle sui riscaldamenti e gli impianti industriali".  

In fatto di blocco un piemontese su tre si è fermato.

“Devo ringraziare tutti quanti per lo spirito di preziosa collaborazione dimostrato durante l’intera giornata – ha spiegato Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte -. Seppure la giornata sia stata definita “simbolica” da più parti, non toglie che le ordinanze dei sindaci abbiano fatto risparmiare all’aria del Piemonte una cospicua dose di inquinamento: almeno 2,5/3,0 t. di PM10 e 2500 t. di CO2 in meno immesse in atmosfera, rispetto ad una giornata di pieno traffico”.

L'assessore nel valutare l’esito della domenica ecologica sottolinea con soddisfazione l’impegno profuso dalle amministrazioni locali e, soprattutto, dai singoli cittadini per trasformare la fermata dei mezzi di trasporto privati del nord Italia in un momento di riflessione sui gravi problemi di salute che incombono sulla Pianura Padana.

“Abbiamo tirato le somme – aggiunge – verificando quanti Comuni hanno aderito all’invito di lasciare l’auto ferma per un giorno, approfittando inoltre dell’occasione per sperimentare in che modo pedoni e ciclisti possano riappropriarsi dei centri storici, grandi o piccoli che siano”.

Gli elenchi delle amministrazioni comunali che hanno emesso le ordinanze per fermare la circolazione, compilati dalle Province, raccontano che almeno il 77% dei piemontesi si è fermato per tutta la giornata, oppure si è mosso rispettando le indicazioni locali per evitare di intasare con le auto le piazze e le vie più centrali.

“Possiamo tranquillamente sostenere – dice ancora de Ruggiero – che almeno tre piemontesi su quattro, indipendentemente da come abbiano deciso di trascorrere la domenica, sono stati sensibilizzati dalle proprie amministrazioni a rendersi conto di cosa sta succedendo nell’aria della Pianura Padana e di cosa rischiano i nostri polmoni, soprattutto quelli dei soggetti più vulnerabili come anziani, adolescenti e bambini”.

I dati illustrano anche la suddivisione tra le Province. La palma di più “virtuosa” è andata al VCO con il 97% degli abitanti regolati dalle ordinanze. Ottima la performance anche di Novara, con il 95%, e di Biella col 94%. Torino con il 78%, Asti e Cuneo pari merito con il 74% sono praticamente in media regionale. Anche in questo caso, come per la raccolta differenziata dei rifiuti, la maglia nera del Piemonte va a Vercelli col 41% di adesioni al fermo della circolazione: “Nel Vercellese – conclude de Ruggiero – l’assenza di coordinamento dei Comuni da parte della Provincia si è fatta sentire. I risultati della domenica ecologica lo testimoniano e i dati sull’inquinamento in nostro possesso, nel 2006 a Vercelli 151 giorni di superamento dei PM10 (al massimo per l’UE devono essere 35), mettono in pesante evidenza il primato negativo”.Manu Mich. – clickmobility.it

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