Il futuro del trasporto pubblico in Emilia Romagna

BOLOGNA. DOPO L'OK DELLA GIUNTA L'ATTO DI INDIRIZZO TRIENNALE IN MATERIA DI TPL PASSA L'ESAME DEL CONSIGLIO

BOLOGNA. DOPO L'OK DELLA GIUNTA L'ATTO DI INDIRIZZO TRIENNALE IN MATERIA DI TPL PASSA L'ESAME DEL CONSIGLIO

La Giunta regionale vara l'atto di Indirizzo Triennale 2007/2009 in materia di programmazione e amministrazione del TPLEntro il mese di marzo è prevista l'approvazione del Consiglio Regionale alla quale seguirà la firma degli Accordi di Programma con gli Enti Locali

Approvato in Giunta L'atto di Indirizzo Triennale 2007/2009 in materia di programmazione e ammini-
strazione del TPL è stato inviato i giorni scorsi L'esame del Consiglio regionale.

Le linee guida regionali passano attraverso due punti di vista rilevanti.
Il primo  "da cui partire – spiegano in Regione – è necessariamente la prospettiva europea, nella quale la coscienza delle difficoltà che la nostra area geografica incontra, insieme ad altre particolarmente sviluppate, è accompagnata dallo sforzo di costruire una rete di solidarietà, di conoscenze, di capacità di intervento, che faccia ricorso a tutti gli strumenti disponibili, non ultimi quelli finanziari, per ottenere gli obiettivi condivisi".

Il secondo punto di riferimento, legato al primo, "è quello della concertazione istituzionale come metodo per affrontare le questioni a tutti i livelli, non solo quello europeo di cui si è già detto, ma anche quello nazionale e dei rapporti con le regioni confinanti, nonché quello più tradizionale dei rapporti con le istituzioni locali, che non può mai essere dato per scontato, ma anzi richiede particolare cura proprio nei momenti di evoluzione e di cambiamento".

Sul fronte dei trasporti pubblici e della mobilità urbana la nuova situazione propone alcune sfide – rimarcano in Regione – : l’incremento dei servizi ferroviari regionali e locali, la riorganizzazione coerente dei servizi su gomma e la realizzazione di sistemi innovativi, la stretta integrazione fra i vari sistemi, lo sviluppo della mobilità sostenibile complementare al trasporto pubblico, l’equilibrio territo- riale delle delle diverse aree, comprese quelle meno servite dal ferro.

Obiettivo della Regione è quello di caratterizzare L'azione di riforma in due direzioni: "in generale affinché le norme in tema di servizi pubblici tengano in conto le specificità del trasporto pubblico locale, dovute alla storia e alla particolare tipologia di tale settore. Più in particolare affinché le norme specifiche di settore valorizzino a loro volta L'esperienza pluriennale di questa Regione e delle sue istituzioni di vario livello, garantendo i processi che sono stati avviati, anche in anticipo rispetto ad altre realtà".

E per entrare nel merito "Sul piano formale non resta che il consolidamento delL'Agenzia nel bacino di Ravenna e la conclusione delle nuove procedure di affidamento nel bacino di Bologna.
Sul piano sostanziale il processo di distinzione fra le funzioni di amministrazione e quelle di gestione richiede ancora attenzione circa il lavoro da svolgere, soprattutto a livello dei bacini provinciali, poten- dosi ritenere più definito a livello regionale.
La legge regionale n. 30 del 1998 e le sue successive modificazioni e integrazioni hanno bene sancito il metodo. Si tratta pertanto di registrarne ulteriormente L'applicazione nei limiti di quanto necessario, provvedendo con azioni locali graduate e mirate e con un adeguato coordinamento complessivo".

Per saperne di piùManu Mich. – clickmobility.it

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