La presidente socialista del Cile, Michelle Bachelet, sostituisce quattro ministri A procurare sostanziali guai al governo la riforma del trasporto pubblico che ha penalizzato i più poveri
A far cambiare rotta alla presidente socialista del Cile Michelle Bachelet, in fatto di governo, la riforma del trasporto pubblico.
Il nuovo sistema di trasporti pubblici della capitale, pensato per ridurre il peso dello smog, ha anche tagliato inesorabilmente sul numero delle linee creando disagi sostanziali ai cittadini.
"La riforma dei trasporti ha colpito la parte piu' povera della popolazione. Noi tutti dobbiamo delle scuse" ha sostanzialmente spiegato la presidente.
Il peso del tpl ha quindi segnato le sorti del governo e convinto la presidente ad un reimpasto.
Durante la cerimonia di giuramento dei nuovi Ministri al palazzo della Moneda la Bachelet ha spiegato ai nuovi rappresentanti del governo che ciascuno di loro "porta sulle spalle un'enorme responsabilità che li accompagnerà nel compimento delle mete da realizzarsi, mete che dovranno portare il Cile ad essere un paese con maggiore crescita, prosperità e modernità".
La Bachelet ha ricevuto le promesse dei nuovi ministri José Goñi (Difesa Nazionale), José Antonio Viera-Gallo (Segreteria generale della presidenza), Carlos Maldonado (Giustizia), René Cortázar (Trasporti e Telecomunicazioni), Ana Lya Uriarte (Ambiente), mentre il giuramento di Marcelo Tokman (Energia), rinviato di poco al giorno del suo rientro in Cile.
Oggetto delle difficoltà si è rivelato il nuovo piano "Transantiago", messo in cantiere dL'amministra- zione precedente, di Ricardo Lagos, che ha creato tempi di attesa lunghissimi a sei milioni di abitanti della capitale dal 10 febbraio.
Un piano che è andato a modificare le linee tagliando sui numeri degli autobus passati dagli 8mila ai 5mila.M. M. – clickmobility.it