La liberalizzazione del trasporto pubblico

CAGLIARI. LA PROVINCIA PRESENTA AI COMUNI LA PRIMA STESURA DEL PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI

CAGLIARI. LA PROVINCIA PRESENTA AI COMUNI LA PRIMA STESURA DEL PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI

Entro il 31 dicembre 2007 affidamento con gara d'appalto internazionale dei servizi minimi di trasporto Cattina: “Grazie alla legge regionale 7 del 2005 li Enti locali sono chiamati a redigere un piano unitario sul trasporto pubblico locale”

Uscita ufficiale per la prima stesura del piano regionale dei trasporti.
A presentarlo ai rappresentanti dei 13 Comuni delL'area vasta di Cagliari ieri ha pensato L'assessore ai Trasporti della Provincia di Cagliari Marina Cattina.
Punto fondamentale L'affidamento con gara d'appalto internazionale, entro il 31 dicembre 2007, dei servizi minimi di trasporto derivanti dalle linee concepite da ogni singolo bacino territoriale con una separazione ben distinta tra ente pianificatore ed ente gestore.

Come recita la legge regionale 7 del 2005 è infatti competenza dei singoli Enti locali "darsi autonomamente la forma
tecnico/amministrativo/giuridica per redigere un piano unitario di Tpl".

"Grazie alla legge 7 – ha spiegato L'assessore Cattina – gli Enti locali sono chiamati a redigere un piano unitario sul trasporto pubblico locale.
Per prima cosa occorre puntare sulla costruzione di una rete efficiente, che deve essere il frutto di un progetto condiviso da tutti i comuni che ricadono nei vari ambiti indicati dalla Regione".

"In assenza di un progetto unitario scenari alternativi, territorialmente parzializzati o non approvati da tutte le
Amministrazioni interessate, non saranno finanziati – spiega la legge -".

Visti i tempi risicati L'assessore Cattina spiega che occorre procedere speditamente, per questo la Provincia si è data da fare nel mettere a punto gli incontri con i Comuni delL'area vasta di Cagliari, che dovranno dare vita autonomamente ad un piano di bacino.

"Per prima cosa – prosegue L'assessore – occorre puntare sulla costruzione di una rete efficiente, che deve essere il frutto di unprogetto condiviso da tutti i comuni che ricadono nei vari ambiti indicati dalla Regione".

In pratica c'è in ballo l’istituzione di nuove linee urbane, che dovrebbero sostituire quelle extraurbane.

Una scelta che consentirà di dare risposte concrete ai reali bisogni degli utenti, e quindi minimizzare i tempi di trasporto e potenziare la rete – ha fatto presente L'assessore Cattina -.

Dettagli più specifici su come dovranno comportarsi i Comuni li ha riferiti Italo Meloni del dipartimento di Ingegneria del territorio dell’Università di Cagliari, che spuò arrogarsi il diritto di essere considerarato 'padre' del Piano regionale dei trasporti.

"Ogni bacino dovrà individuare i servizi minimi attraverso una fase di analisi che permetta di percepire le esigenze di mobilità dell’utenza".

"A livello regionale – ha spiegato Meloni – il sistema di collegamento principale sara' quello ferroviario. Il sistema di trasporto attualmente non e' gerarchizzato con linee diverse che svolgono funzioni di carattere locale, provinciale e regionale. Finora le aziende di trasporto hanno lavorato in modo frammentario e scoordinato".

Gli interventi sul trasporto pubblico locale andranno di pari passo con il progetto che riguarda la metropolitana leggera, per la quale il governo nazionale ha previsto in bilancio oltre centosessanta milioni di euro.

"Quasi certamente la prima tratta sarà quella che collegherà Quartu al capoluogo ma per poter realizzare un progetto
complessivo sarà necessario uno studio che tracci il profilo degli spostamenti urbani e dei flussi di traffico – ha sottolineato L'assessore ai Trasporti -".

Fra le idee che stanno prendendo sempre più campo si delinea la scelta di costituire un consorzio fra comuni. Una volta definito il piano complessivo le singole amministrazioni dovranno approvarlo e, quindi, inviarlo alla Regione per il via libera finale. Manu Mich. – clickmobility.it

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