Nuovo modello di lavoro

MILANO. 'PATENTE PLUS' NEL RISPETTO DELLE REGOLE: PRESENTATO IERI IL NUOVO PIANO REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE

MILANO. 'PATENTE PLUS' NEL RISPETTO DELLE REGOLE: PRESENTATO IERI IL NUOVO PIANO REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE

Il piano prevede in particolare l'istituzione di un Osservatorio Regionale,  tavolo di confronto e valutazione congiunta, a cui partecipano tutti i soggetti interessatiFormigoni: “Le nuove linee guida portano alla effettiva introduzione di una logica di sistema”

Si chiama Lombardy Safety Card L'innovativa proposta di una "Patente Plus" per i giovani: una carta che incentiva i giovani a guidare con correttezza, a rispettare le regole, a non mettere a repentaglio la sicurezza e la vita propria e altrui.
Ne hanno illustrato i contenuti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme al Pre-
fetto di Milano Gian Valerio Lombardi (in rappresentanza dei Prefetti di tutta la Lombardia), L'assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Massimo Ponzoni, e L'assessore alla Sicu- rezza della Provincia di Milano Alberto Grancini (in rappresentanza delL'Unione delle Province Lombar- de).

La "Patente Plus" è un esempio concreto significativo che si affianca alle numerose e articolate inizia- tive previste dal Piano  Regionale di Sicurezza Stradale, le cui linee guida sono state presentate ieri  durante i lavori del Comitato Regionale per la Sicurezza Urbana, il tavolo permanente di coordina- mento e di condivisione con gli Enti locali sui temi della sicurezza e soprattutto della prevenzione, isti-
tuito nel 2003 con la legge regionale n. 4.

"Regione Lombardia – ha detto il presidente Roberto  Formigoni – ha deciso di dare un segnale forte e fattivo con L'introduzione delle linee guida per la sicurezza stradale che, condivise e integrate da tutti gli attori che operano direttamente sul territorio, portano alla effettiva introduzione di una logica di sistema.  In questo quadro, ciascuno fa la sua parte ed il risultato finale non è la semplice sommatoria delle azioni che si sviluppano ma qualcosa di più: assumiamo questo impegno nella convinzione che una sola vita umana sprecata in un incidente stradale è per noi inaccettabile".

Obiettivo della Regione è ridurre il numero degli incidenti stradali – che è già minore della media nazio- nale ed in discesa – del 50%, rispetto al 1999, entro il 2010. Gli stanziamenti per la sicurezza, dal 2002 a oggi, sono stati di 100 milioni di euro.

La condivisione di obiettivi e di azioni è stata evidenziata dal Prefetto di Milano che ha apprezzato "il modo proficuo con cui il Piano Sicurezza stradale e le iniziative attivate da Regione Lombardia affron- tano in maniera sinergica i problemi. Quello della Lombardia – ha aggiunto – è un ottimo modello di lavoro che ben interpreta il ruolo che la riforma federalista attualmente in discussione in Conferenza Stato-Regioni".  

La proposta della Lombardy Safety Card prevede una patente "rinforzata" da attività collaterali, quali corsi di guida sicura, offerti sotto forma di voucher, spendibili presso le scuole guida e i centri conven- zionati, a condizione che chi ne usufruisce mantenga una condotta di guida virtuosa, senza incorrere in infrazioni o causare incidenti per due anni dal conseguimento della patente.
Alla scadenza, verificati i requisiti, sarà in pratica consegnato a ciascun "buon guidatore" un congruo rimborso,  a compensazione dei costi sostenuti per la patente.
Questa iniziativa sarà inizialmente sostenuta da Regione Lombardia in via sperimentale con fondi per 13 milioni di euro in tre anni al termine dei quali si procederà ad una sua valutazione.

"La riunione del Comitato – ha sottolineato L'assessore Massimo Ponzoni – costituisce, primo esempio del genere in Italia, un momento di confronto, dialogo e condivisione di obiettivi finalizzati a rispondere alla crescente domanda di sicurezza da parte dei cittadini lombardi. Quando, entro la fine del 2007, potremo disporre di dati certi relativi L'incidentalità stradale, saremo in grado di predisporre ancor più adeguati strumenti necessari per migliorare la sicurezza stradale"

Il Piano regionale per la Sicurezza Stradale abbraccia tutti i settori di intervento di Enti pubblici e privati insieme: dalla educazione stradale alla formazione degli operatori, dL'intensificazione della vigilanza su strada L'individuazione dei "punti neri" nella viabilità e agli interventi infrastrutturali da suggerire per migliorare la visibilità e in generale ridurre i fattori di rischio.
Il PRIM (Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei rischi) 2007-2010 individua L'incidentalità stradale come uno degli 8 "grandi rischi" presenti sul territorio lombardo e prevede per il governo regionale un ruolo propositivo per sviluppare politiche di intervento preventivo e di coordinamento, ponendosi anche come momento di congiunzione tra i livelli di governo nazionale e locale.

Il Piano regionale di Sicurezza Stradale – che si inserisce nello scenario disegnato dal PRIM – prevede in particolare L'istituzione di un Osservatorio Regionale, un tavolo specifico di confronto e valutazione congiunta delle azioni, a cui partecipano tutti i soggetti interessati. L'assessore Ponzoni ha convocato
per il 15 maggio la prima riunione delL'Osservatorio.

Ne fanno parte rappresentanti tecnici delle Province e dei Comuni della Lombardia con più di 50.000 abitanti, del Ministero della Pubblica Istruzione, delL'ANAS, delL' ACI, di Autostrade per L'Italia, di Milano Serravalle – Tangenziali, di ANIA – Fondazione per la sicurezza stradale, di alcune Fondazioni e ONLUS
rappresentanti dei familiari delle vittime della strada, e delle Direzioni regionali Sanità e Infrastrutture e Trasporti.
Le funzioni principali affidate L'Osservatorio riguardano L'analisi dei dati e L'individuazione di iniziative nelL'ambito del Piano Regionale Sicurezza Stradale.
Di questo Piano sono state discusse e condivise le linee guida e le azioni da completare nel 2007 e nel triennio 2008-2011.Manu Mich. – clickmobility.it

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