Economia in crescita per la provincia di Roma, che dal 2002 al 2005 ha realizzato un 3,2% aggiuntivo vincendo il confronto con la realtà nazionale assestatasi sulL'1,1%.
Buono lo stato di salute delle aziende di servizio pubblico che hanno realizzato un aumento reale pari all8.8%.
Gli elementi sono emersi dal "Terzo rapporto sui servizi pubblici nella Provincia di Roma", realizzato da Confservizi Lazio e presentato ieri  presso la facoltà di Economia delL'Università Roma Tre.

L'indagine ha preso in esame 25 aziende attive in 70 Comuni della provincia capitolina e in 6 settori di interesse economico generale, mettendone in luce la realtà e analizzando insieme L'aspetto econo- mico anche quello qualitativo e tariffario. A Roma spetta il primo posto, oltre che per valore aggiunto del terziario, anche per L'andamento della crescita (pari al 4,8% annuo nel decennio 1995-2005), e per la ricettività turistica.
Importanti sono anche risultati rilevati dL'indagine riguardo al valore aggiunto pro-capite, superiore del 27,7% rispetto alla media nazionale e al mercato del lavoro per il quale, nel 2005, nella provincia di Roma il tasso di attivita' e' stato del 65,4%, mentre quello di occupazione femminile si e' rilevato superiore di oltre 6 punti percentuale rispetto al resto del Paese.

L'indagine presenta la crescita continua, sia quantitativa che  qualitativa, di quasi tutti i settori dei ser- vizi pubblici con aumenti di ricavi e vendite delle prestazioni, riduzione del costo del personale e degli oneri finanziari.

"I dati relativi allo sviluppo economico registrato nel corso degli ultimi anni, pari al 3,2% contro una media nazionale delL'1,1%  sono una dimostrazione di come la Provincia di Roma si sia imposta come una delle realta' territoriali piu' dinamiche del Paese – ha sottolineato L'assessore allo Sviluppo econo- mico, ricerca, innovazione e turismo della Regione Lazio, Raffaele Ranucci -".

"E' importante notare che grande merito di queste performance é da conferire alle potenzialità d'inno- vazione assunte dalle aziende di servizio pubblico – prosegue Ranucci -, queste riescono ormai a ga- rantire grandi prestazioni, mantenendo tariffe accessibili a tutti, che spesso, come dimostrato dal rap- porto, sono tra le piu' basse in Europa".  

"Per il trasporto pubblico locale é necessario mettere in cantiere un nuovo piano strategico di riorganiz- zazione societaria, che ne migliori il modello attuale e ne incrementi L'efficienza – ha spiegato L'asses- sore alle Politiche economiche  della Provincia di Roma, Antonio Rosati -, mentre per il comparto energetico si potrebbe considerare la possibilità per L'Acea di entrare con forza anche nel settore del gas".

"Inoltre, se L'affidamento dei nuovi servizi pubblici locali verrà sottoposto a regolare gara d'appalto, questo dovrà necessariamente avvenire in tutta Italia e in Europa. Cio' significa – ha concluso Rosati – che, a fronte della concorrenza che si svilupperà in fatto di gestione dei servizi pubblici locali nel nostro territorio, le nostre aziende avranno la possibilità di espandersi anche al di fuori del territorio di appartenenza".

Partecipando alla presentazione del rapporto, il presidente di Confservizi Lazio, Giuseppe Labarile, ha sottolineato come "Le aziende di servizio pubblico attive nella Provincia di roma hanno accresciuto sia il loro valore aggiunto che la loro redditivita': il rapporto tra reddito netto e capitale netto é passato infatti dai valori negativi del 2002 a valore più che postivi del 2005, raggiungendo punte del 9,6%, come nel caso delle multiutility, o delL'8,4% del settore idrico".  

"Terzo rapporto sui servizi pubblici nella Provincia di Roma"Manu Mich. – clickmobility.it