L’impatto strategico dei sistemi di infomobilità nello sviluppo della mobilità cittadina

ROMA. GOVERNO E AUTONOMIE SIGLANO ACCORDO SULL'INFOMOBILITA'

ROMA. GOVERNO E AUTONOMIE SIGLANO ACCORDO SULL'INFOMOBILITA'

Nuove azioni e nuovi strumenti per gestire sviluppo e sostenibilità dei processi innovativi in tema di mobilità pubblica e privataNascono i piani regionali di infomobilità

Governo, Regioni e autonomie locali hanno siglato un accordo in materia di infomobilità  ai sensi dell’articolo 9 (comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che disciplina le attribu- zioni della "Conferenza Stato-regioni", e la sua unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune, con la “Conferenza Stato-città ed autonomie locali”.

Il documento fa leva sull’impatto strategico dei sistemi di infomobilità nello sviluppo della mobilità citta- dina, grazie al supporto delle nuove tecnologie dell’informazione.
Per entrare nel merito nelL'accordo sono previsti elementi specifici quali i piani regionali di infomobilità, documenti di programmazione e indirizzo aventi per oggetto le azioni coordinate e coerenti per lo svi- luppo dei sistemi di mobilità pubblica  privata.

I piani regionali indicano gli obiettivi che le Regioni intendono perseguire, considerati i piani di infomo- bilità degli enti locali, e concorrono alla formazione del piano unitario degli interventi previsto dal D.I. del comma 893, “Fondo per il sostegno agli investimenti per L'innovazione negli enti locali" previsto nella Finanziaria 2007.

In forza delL'accordo tutti i nuovi progetti di infomobilità, a decorrere dal 30 giugno 2007, dovranno riferirsi ai piani regionali e, nei casi in cui questi non sono presenti, il riferimento sarà costituito dalle linee guida, a rinnovo triennale, che forniscono standard, protocolli e specifiche tecniche per garantire L'interoperabilità tra i diversi sistemi operanti nel territorio, in coerenza con il 'Sistema Pubblico di Connettività'.

Le Linee sono frutto del lavoro del Tavolo tecnico “Infomobilità”, in seno alla Commissione per l’inno- vazione tecnologica negli Enti locali e nelle Regioni ed indirizzano le attività strategiche di governo per una migliore qualità della vita e un aumento della competitività complessiva del sistema paese, in ma- teria di mobilità cittadina.

Per dovere di cronaca ricordiamo che la Commissione per l’Innovazione Tecnologica, a suo tempo defi nita come cabina di regia delL'innovazione, è nata per istituire un sistema di concertazione tra il gover- no centrale e le autonomie locali, capace di concretizzare una strategia di cooperazione per rendere competitivo il nostro paese a livello europeo e dare forza allo sviluppo  della “Società dell’Informazio- ne” a livello nazionale.

Esigenza di fondo è quella di fare sistema attraverso investimenti non più a pioggia. Ed è in quest’ottica che La Conferenza Unificata ha deliberato, come previsto dal Codice delL'Amministrazione Digitale, L'isti tuzione della Commissione permanente per L'innovazione tecnologica nelle Regioni e negli Enti Locali.

L'art. 2, comma 1 della Delibera 973/CU del 14 settembre 2006 stabilisce che la Commissione opera sulla base di una agenda dei lavori semestrale, che viene concordata in occasione di apposite sessioni della Conferenza Unificata. La Commissione esercita le funzioni istruttorie e consultive della Conferen- za Unificata in ordine alle politiche riguardanti L'innovazione tecnologica di Regioni ed Enti locali previ- ste dL'art.14, comma 3-bis del d.lgs 82/2005.

Nella Commissione, presieduta dal Ministro Linda Lanzillotta , sono rappresentati le Regioni e gli Enti Locali, oltre ai dicasteri Affari Regionali e Autonomie Locali, Riforme e Innovazione, Interni, Comunicazione, Salute, Economia e Finanze, e Sviluppo.

La Commissione permanente opera sulla base di un'agenda semestrale, contenente alcuni punti ritenu- ti prioritari. Tali punti vengono affrontati da gruppi di lavoro tematici che vedono la partecipazione di Governo, Autonomie Locali e stakeholder. Un metodo attraverso il quale la commissione intende giun- gere ad un quadro di federalismo digitale, fondato su  un rapporto di confronto continuo tra autonomia e coordinamento. Manu Mich. – clickmobility.it

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