Trasporti a tutto tondo per un documento capace di delineare l'intero sistema della mobilità sino al 2020

ROMA. AVVIATI I LAVORI DEL COMITATO SCIENTIFICO DEL PIANO GENERALE PER LA MOBILITA'

ROMA. AVVIATI I LAVORI DEL COMITATO SCIENTIFICO DEL PIANO GENERALE PER LA MOBILITA'

Ieri primo confronto. A presiedere i lavori il ministro dei Trasporti Alessandro BianchiDodici gli esperti di settore chiamati a comporre il pool scientifico

Via ufficiale ieri L'attività del Comitato Scientifico del Piano Generale per la Mobilità.
A presiedere la prima riunione  il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.

Il comitato è composto da 12 esperti appartenenti a settori diversi dL'area porti e trasporto marittimo al trasporto pubblico locale dalla logistica L' intermodalità, passando per la pianificazione urbanistica, la tutela ambientale, il trasporto aereo, le telecomunicazioni.

Obiettivo del Comitato è quello di coordinare e seguire dal punto di vista scientifico le attività di elabo- razione del Piano.

Dodici dicevamo i componenti del Comitato ecco i loro nomi: Maria Rosa Cittadini, Ennio Cascetta, Andrea Boitani, Francesco Russo, Demetrio Festa, Francesco Nerli, Alfredo Roma, Pier Paolo Balbo, Rodolfo de Dominicis, Erasmo Venosi, Domenico di Paola, Francesco Filippi.

Il piano si svilupperà attraverso sei direttrici ben precise, seguendo un progetto specifico ed un pac- chetto di linee guida messe a punto dal Ministero dei Trasporti stesso.

Quanto ai sei comparti di sviluppo troviamo:

1) la pianificazione di una rete di mobilità nazionale efficiente, sicura e integrata

2) il coordinamento tra le politiche del trasporto e le politiche di realizzazione delle infrastrutture

3) lo sviluppo delL'intermodalità e della logistica, il miglioramento del trasporto pubblico locale, il rilan- cio delle autostrade del mare come alternativa immediata al trasporto su gomma che oggi assorbe la quasi totalità del movimento delle merci

4) la sicurezza e la sostenibilità ambientale delle politiche di trasporto

5) i servizi ai pendolari e i servizi al turismo.

6) innovazione, formazione e uso intensivo delL' Information Technology.

Il realizzo del piano avverrà attraverso tre fasi specifiche.

La prima fase, già avviata, prevede la definizione dei problemi e delle soluzioni da adottare sotto for- ma di linee guida. La seconda punta invece L'elaborazione vera e propria del Piano e alla sua progres siva implementazione.
Per quel che concerne la terza invece si può parlare di una elaborazione in pianta stabile delle opera- zioni di aggiornamento, una vera e propria "manutenzione" del piano, perchè se ne rispettino caratte- ristiche quali L'attualità e la flessibilità.

Il piano infatti deve essere sempre perfettamente in linea con le esigenze del momento, soprattutto tenendo in considerazione  che L'obiettivo primario del documento è la progettazione di un documento che sia in grado di disegnare L'intero sistema della mobilità nazionale fino al 2020. Manu Mich. – clickmobility.it

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