Dagli enti maggior sostegno al trasporto pubblico

MODENA. OK AL RILANCIO DEL TPL: DALLA PROVINCIA 'SI' L'INGRESSO DEI PRIVATI,  NO DI PRC E VERDI

MODENA. OK AL RILANCIO DEL TPL: DALLA PROVINCIA 'SI' L'INGRESSO DEI PRIVATI,  NO DI PRC E VERDI

Rilanciare e riqualificare il tpl obiettivi essenziali del documento sul tpl approvato dal consiglio provincialePrese in esame le strategie per potenziare e qualificare l'Atcm spa

Sono il rilancio e la riqualificazione del trasporto pubblico locale, quale patrimonio fondamentale della collettività modenese, gli obiettivi principali del documento sul tpl approvato dal Consiglio provinciale di Modena.
Sulla carta vengono presi in esame gli obiettivi e gli impegni delle istituzioni e le strategie efficaci per potenziare e qualificare L'Atcm spa con strumenti come l’aumento dei contributi alla gestione, un incre- mento delle tariffe e la ricerca di un partner industriale.

Il documento, elaborato di concerto con il Comune di Modena, è stato approvato con il voto favorevole dei due gruppi dell’Ulivo (Ds e Margherita), contrari i gruppi del centro destra.

E’ stato bocciato un ordine del giorno proposto da Giorgio Barbieri (Lega Nord) che chiedeva l’azzera- mento dei vertici di Atcm spa e la nomina di un commissario straordinario (a favore anche FI, An e Udc), mentre è stato approvato un emendamento proposto dall’Ulivo con il quale si ribadisce «l’apprez- zamento per l’impegno delle strutture di governo dell’azienda» e si precisa che l’eventuale partner industriale dovrà avere «capacità finanziarie, una storia rilevante nel settore e dimostrate capacità imprenditoriali».

Illustrato dall’assessore alla Viabilità e Mobilità Egidio Pagani, che ha anche indicato un programma di interventi infrastrutturali per un valore complessivo di quasi 22 milioni di euro, il documento parte dalla «indubbia situazione di difficoltà di Atcm, comune a tutte le società di gestione del trasporto pubblico regionale e nazionale e dovuta in gran parte al mancato adeguamento dei contributi pubblici nazionali, fermi al 2001, per la produzione di servizi di trasporto sia su gomma che su ferro» e richiede quindi un rinnovato e forte impegno del Governo per finanziare il potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale. Alla Regione Emilia Romagna si richiede di rimediare al mancato trasferimento dal livello nazionale ad Atcm dei costi relativi all’incremento dei servizi ferroviari prodotti dall’azienda con il prolungamento della linea dalla stazione provinciale a quella Fs, e di ridefinire l’attuale inadeguato riparto del fondo regionale trasporti che penalizza da tempo il bacino modenese.

Approvando il documento, gli enti locali prendono atto della necessità di un maggior sostegno al trasporto pubblico attraverso:
– l’aumento del contributo alla  gestione, portato a 10 centesimi al chilometro per raddoppiarlo in tre anni;
– l’incremento delle tariffe, limitato al 5 per cento e con attenzione alle fasce sociali più deboli;
– l’elaborazione di un piano degli investimenti coerente con l’obiettivo di dare priorità al trasporto pub- blico all’interno del quale a tutti i Comuni si chiederà di concorrere alla costituzione di un fondo finaliz- zato alla realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie per migliorarne la velocità commerciale.

Pur confermando la fiducia alle strutture di governo e gestione aziendale di Atcm e ribadendo la natura pubblica del trasporto, la Provincia – sottolinea il documento approvato – ritiene necessario ricercare contributi dal mondo privato per supportare e rinforzare l’azienda. La soluzione scelta è ricercare un partner industriale, al quale affidare la gestione operativa dell’azienda, che entri nella compagine sociale con una quota importante ma minoritaria.

Le scelte effettuate dalla Provincia vanno nella direzione della "difesa del ruolo pubblico delL'azienda", come sottolinea il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini.

«Mobilità e trasporto pubblico locale si collegano alle politiche ambientali – ha spiegato Sabattini – e noi qui rispetto agli interventi economici necessari discutiamo di un pezzo di bilancio. Le difficoltà dell’a- zienda sono comuni un po’ ovunque (a fronte di un aumento della popolazione e quindi della domanda di mobilità i contributi nazionali sono rimasti fermi nel tempo) e noi lo abbiamo aggredito con quattro azioni significative: il rapporto con il Governo e la Regione, investimenti locali per quasi 22 milioni di euro (comunicato n. 836) e la ricerca di un partner industriale. Ma nessuno ha in testa la privatizza- zione: se il partner si trova, al pubblico rimarrà la maggioranza di Atcm e, comunque, continuerà a governare il settore con l’Agenzia (Amo)».

Il presidente Sabattini, annunciando che il consiglio d’amministrazione di Atcm spa sarà ridotto da sette a tre persone ha anche affermato che nel soggetto regolatore, Amo, appunto, «dovrà essere rappre- sentata tutta la maggioranza, anche quella che non si riconosce completamente nel documento di oggi. Con questo voto, comunque, per la maggioranza, si apre un problema politico».Manu Mich. – clickmobility.it

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