Il rapporto del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro in materia di mobilità evidenzia proposte per il trasporto aereo, marittimo e localeBroccia: “Il documento contributo positivo all'azione della Giunta nelle politiche dei trasporti”
E' la necessità di fare sistema L'elemento pregnante emerso dal rapporto stilato dal Crel.
"Il documento del Crel è un contributo positivo L'azione della Giunta nelle politiche dei trasporti" – ha sottolineato L'assessore regionale ai Trasporti, Sandro Broccia,
commentando il rapporto predisposto dal Consiglio regionale delL'economia e del lavoro in materia di mobilità, illustrato i giorni scorsi.
I tre momenti di dibattito organizzati dal Crel su trasporto aereo, marittimo e locale "sono state importanti occasioni di confronto con tutti gli attori coinvolti, a cominciare dalle parti sociali" hanno sostenuto in Regione.
L'obiettivo del "fare sistema" evidenziato dal Crel è lo stesso "perseguito dL'esecutivo regionale in questi due anni e mezzo di governo".
"Fino al luglio 2004 è mancato L'approccio sistemico nella gestione delL'intero settore – spiegano in Regione -.
NelL'ambito del trasporto pubblico locale, L'attuale Giunta ha recepito le direttive del decreto numero 422/97, a otto anni dalla sua promulgazione, approvando la legge 21 del 7 dicembre 2005 che ha gettato le basi di una profonda azione riformatrice del sistema di mobilità regionale: una riforma che tiene conto delle peculiarità del territorio sardo, fondata su due parole chiave in grado di modernizzare il settore, mettendolo al passo con la penisola e L'Europa: integrazione tra mezzi di trasporto e intermodalità".
Sul territorio regionale in questi mesi si sta concretizzando una novità di rilievo, infatti per la prima volta, nella storia isolana le Province si sono impegnate ad assumere il ruolo che la legge assegna loro attraverso la stesura del piano dei servizi minimi in stretta collaborazione con i Comuni.
L'azione delL'esecutivo nel trasporto pubblico locale è accompagnata da investimenti per la realizzazione dei centri intermodali passeggeri (a Carbonia, Iglesias, San Gavino, Macomer, Sassari, Nuoro, Olbia) e per L'acquisto di nuovi treni.
"L'impegno della Giunta nel campo della mobilità regionale è confermato dalla decisione delL'Arst di acquistare 350 nuovi autobus entro il prossimo triennio: i primi 120, per cui è stata espletata la gara, entreranno in servizio a giugno.
Fino al 2004, una parte importante del sistema di trasporto pubblico isolano era gestita dallo Stato".
"Ora si sta ponendo rimedio attraverso la regionalizzazione delle Ferrovie della Sardegna e di Ferrovie meridionali sarde, secondo le indicazioni contenute nella Finanziaria 2007 e negli accordi Stato-Regione – sottolineano in Regione -. Tra questi ultimi non va dimenticata la definizione di un nuovo contratto di servizio con Trenitalia, che permetterà alla Sardegna di pianificare i servizi ferroviari sulla base delle esigenze della popolazione".
Per quanto riguarda il trasporto aereo, nel 2004 la continuità territoriale riguardava i collegamenti dai tre aeroporti sardi verso Roma e Milano; oggi si può volare, in regime di continuità territoriale, da Cagliari, Alghero e Olbia anche verso altre sei importanti città italiane: Torino, Verona, Bologna, Firenze, Napoli e Palermo.
I collegamenti internazionali nel 2004 univano i tre scali isolani a sei città europee, oggi la Sardegna è collegata con oltre venti capitali del vecchio continente. Infatti, L'aumento del numero di passeggeri sui voli in continuità corrisponde un netto incremento dei viaggiatori che arrivano in Sardegna con le compagnie low cost: dai 235mila passeggeri del 2003 si è passati a un milione di passeggeri nel 2006. E la filosofia dei voli a basso costo presto riguarderà anche gli scali nazionali di Malpensa, Orio al Serio e Ciampino: presto arriverà la firma del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, al decreto modificato in conferenza dei servizi.
In merito al settore dei collegamenti marittimi, Broccia ha ribadito che "la Regione si è impegnata per il superamento della convenzione ventennale con Tirrenia, la vera causa del depotenziamento del porto di Cagliari".
La pubblicazione di un bando di gara internazionale, che comprenda la definizione degli oneri di servizio pubblico e L'imposizione da parte della Regione della tipologia di navi più idonea, "consentirà di potenziare i collegamenti con il porto cagliaritano e non solo", configurandosi come "L'unico modo per garantire la continuità territoriale dei passeggeri e delle merci" ha concluso Broccia.Manu Mich. – clickmobility.it