Trasporto ferroviario: proposte più adeguate per i portatori d'handicap

ROMA. "PACCHETTO BLU": FS E ASSOCIAZIONI DISABILI CONDIVIDONO INTERVENTI PER MIGLIORARE GLI STANDARD

ROMA. "PACCHETTO BLU": FS E ASSOCIAZIONI DISABILI CONDIVIDONO INTERVENTI PER MIGLIORARE GLI STANDARD

Acquisto on-line dei posti riservati, treni e stazioni più accessibili ai clienti con disabilità26 nuove stazioni con servizio di assistenza, 75 nuovi carrelli elevatori per la salita e la discesa dal treno

Le Ferrovie dello Stato e le associazioni dei disabili hanno condiviso, in un incontro tenuto a Roma, il “Pacchetto Blu” degli interventi da attuare sui treni e nelle stazioni per migliorare gli standard di assistenza, sicurezza e comfort per le persone affette da gravi invalidità.

Dal primo maggio i 14 Centri assistenza disabili (CAD) presenti nelle principali stazioni saranno ribattezzati Sale Blu e individuati da una nuova segnaletica. Le Sale Blu offriranno servizi semplificati di assegnazione del posto e una nuova banca dati centralizzata in grado di ridurre i tempi per le richieste di viaggio (nel 2006 è stata garantita l’assistenza a 150mila disabili).

La novità di maggior rilevo è l’estensione a 26 nuove stazioni del servizio di assistenza ai viaggiatori con ridotta mobilità: a partire da giugno il numero delle stazioni dove sarà possibile prenotare telefonicamente il servizio disabili, ottenere accoglienza e assistenza in stazione e durante la salita e la discesa dal treno, salirà da 225 a 251. Questo servizio verrà potenziato grazie all’acquisto di 75 nuovi carrelli elevatori che entreranno in funzione a partire da agosto.

Da dicembre, infine, anche i clienti con disabilità potranno prenotare on line il posto a loro riservato e ritirare poi il biglietto direttamente al centro di assistenza o alle macchine self-service presenti nella maggior parte delle stazioni.

A breve Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato, torneranno a confrontarsi con le associazioni dei disabili per affrontare gli altri problemi già fissati in agenda: il servizio nelle stazioni impresenziate e la condivisione di un processo organizzativo per consentire comunque ai disabili motori l’accesso anche ai treni non attrezzati.M. Gio M. – clickmobility.it

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