La Campania è la prima Regione d’Italia a dotarsi di questo importante documento

NAPOLI. PRESENTATO IL 1° RAPPORTO SUI TRASPORTI IN CAMPANIA

NAPOLI. PRESENTATO IL 1° RAPPORTO SUI TRASPORTI IN CAMPANIA

Il comparto cresce due volte in più rispetto all'intera economia regionale, con 90mila addetti e 5,7 miliardi di euro di valore aggiunto l'annoDal dossier realizzato dall’ACAM si evince un aumento generale del 35-40% dei passeggeri trasportati dai mezzi pubblici negli ultimi sei anni

Il comparto trasportistico vanta in Campania un interessante primato.
Il settore infatti cresce due volte in più rispetto L'intera economia regionale, contando su oltre 90mila addetti – il 10% del totale degli occupati in Campania – su 5,7 miliardi di euro di valore aggiunto L'anno, ossia il 7,3% del totale regionale, e questo senza contare le ricadute di una capacità di spesa di un miliardo L'anno per la realizzazione delle infrastrutture.

I dettagli sono quelli delL'istantanea scattata al settore dei trasporti in Campania, aggiornato al 2006, dal primo “Rapporto annuale sulla mobilità in Campania – infrastrutture, servizi, imprese”, presentato i giorni scorsi dall’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, nella sede della Camera di Com- mercio di Napoli.

Il volume – 160 pagine realizzate dall’ACAM, braccio operativo dell’assessorato regionale ai Trasporti – per la prima volta fotografa l’intero settore dei trasporti regionali, fornendo in un unico rapporto, comprensivo di cartine e tabelle, i dati ufficiali su infrastrutture, investimenti, imprese, addetti, servizi, traffici e impatti economici e occupazionali.

La Campania è la prima Regione d’Italia a dotarsi di questo importante documento, strumento neces- sario non soltanto per fare un quadro complessivo dell’esistente e registrare i progressi che si sono fin qui ottenuti nel settore, ma anche e soprattutto in prospettiva futura, per avere una base di partenza sulla quale ancorare le strategie di intervento per gli anni a venire.

Questo primo rapporto introduce anche una importante innovazione metodologica: i dati e le analisi, infatti, non sono riferite alle tradizionali categorie di industrie e servizi, ma piuttosto alle “filiere modali” nelle quali sono comprese aziende manifatturiere e dei servizi che operano, ad esempio, nel trasporto marittimo o ferroviario. E' così possibile una lettura originale del comparto, riconoscendo che la produ- zione di materiale rotabile o di imbarcazioni da diporto sono collegate alla realizzazione di ferrovie o di una nuova portualità turistica.

Dal documento emerge innanzitutto che il settore dei trasporti – escluse le costruzioni civili – è in cre- scita costante dal 1995, con una media di un + 3,2% L'anno fino al 2004, ossia circa una volta e mezzo il valore riferito all’intera economia della Campania nello stesso periodo (2,28%).

Un trend che è anche in ulteriore aumento, come dimostra il +4,2% fatto registrare nel 2004 rispetto al 2003, contro il +2,8% degli altri settori economici della Campania nello stesso periodo, con un incre- mento, dunque, che è quasi doppio di quello delL'economia regionale complessiva.

I trasporti – che possono contare su oltre 90mila addetti, ossia il 10% del totale degli occupati in Campania, fanno registrare 5,7 miliardi e mezzo di euro di valore aggiunto L'anno, ossia il 7,3% del totale regionale, che li fa collocare al quinto posto tra i settori economici della regione, dietro L'ampio comparto costituito da attività immobiliaristiche, noleggio, informatica e attività professionali e impren- ditoriali, il commercio e la pubblica amministrazione, difesa, assicurazioni, L'istruzione e davanti a sa- nità, agricoltura, costruzioni, attività alberghiere e di ristorazione.

Nel Rapporto sono analizzati anche gli interventi infrastrutturali realizzati e in corso con i relativi inve- stimenti, dalla metropolitana regionale (in sei anni aperti al pubblico 42,5 km di linee e 30 fermate e stazioni tra nuove e riqualificate), all’Alta velocità-capacità ferroviaria, dal potenziamento di strade e autostrade al sistema dei porti di Napoli e Salerno e al rilancio dei porti turistici, dallo sviluppo del sistema degli interporti di Nola, Marcianise-Maddaloni e Salerno-Battipaglia, ai risultati dell’aeroporto di Capodichino e ai progetti di Napoli-Grazzanise e Pontecagnano.

Per realizzare queste infrastrutture è in corso un programma da oltre 22 miliardi di euro, che sono stati e saranno investiti tra il 2001 e il 2015.Dal 2001 ad oggi, in particolare, sono stati spesi 6,4 miliardi di euro (di cui 2,8 solo per la metropolitana regionale), tenendo conto di tutti i fondi comunitari, nazionali e regionali, con una capacità di spesa che ha oramai raggiunto il valore di 1 miliardo di euro/anno.
Il Rapporto registra anche lo stato dei servizi di trasporto offerti in Campania: i nuovi collegamenti ferroviari, marittimi (con il metrò del mare) e aerei e il potenziamento di quelli esistenti, il sistema integrato di biglietti Unicocampania, l’orario integrato ferroviario Metrocampania, l’offerta in tempo reale di notizie sui trasporti rivolte agli utenti grazie a Muoversi in Campania, Videometrò, paline elettroniche alle fermate dei bus e monitor a bordo, le nuove tecnologie per migliorare la sicurezza, l’informazione, il con- trollo dei flussi, la compatibilità ambientale e l’accessibilità ai diversamente abili, e così via.Dal dossier realizzato dall’ACAM si evince un aumento generale del 35-40% dei passeggeri trasportati dai mezzi pubblici negli ultimi sei anni, con una riduzione di oltre 234mila auto al giorno in tutta la Campania e del 40-60% dei valori massimi delle concentrazioni medie annue nell’aria degli inquinanti più nocivi.

Risultati molto positivi sono stati raggiunti anche in altri settori: l’aeroporto di Capodichino ha superato i 5 milioni di passeggeri annui (collocandosi tra i primi cinque scali italiani), e il porto di Napoli ha quasi toccato il milione di croceristi (+ 139% negli ultimi sei anni, al secondo posto in Italia dietro Civitavecchia), e i 9 milioni di viaggiatori nei collegamenti con le isole del golfo (2° posto al mondo dopo la Baia di Hong Kong).

I dati del Rapporto dimostrano poi che l’aumento dei traffici è stato significativo anche nel settore della logistica e del trasporto delle merci: il porto di Napoli nel 2006 ha aumentato i traffici container del 19% (miglior risultato per un porto regionale italiano), e le Autostrade del Mare continuano la crescita che dal 2001 al 2006 ha visto i camion trasportati dalle linee sui porti di Napoli e Salerno passare da circa 80.000 a 361.000, con un incremento del 352%.

Crescita enorme anche per il sistema interportuale: i treni effettuati sui due interporti di Nola e Marcianise-Maddaloni nel 2003 erano 218, mentre nel 2006 sono stati 2.742 (+ 1.200%).

Rilevanti anche le cifre sulla cosiddetta “industria” dei trasporti, con le sue filiere: dalla grande tradizione del ferrotranviario, con 3.500 addetti in Campania e dell’aerospaziale, con circa 6.700 occupati in grandi imprese di costruzione e progettazione e che lavorano in tutto il mondo, al marittimo e al cabotaggio, in grado di contare su 80 aziende di cantieristica nautica (2° posto in Italia dopo la Lombardia), e di rappresentare il 39% degli armatori con flotte di bandiera italiana.

“Questo primo Rapporto Annuale della Mobilità in Campania – spiega l’assessore Cascetta – ha un’importanza fondamentale, non solo per chi è coinvolto più o meno direttamente nel settore, ma anche, più in generale, per tutti i cittadini interessati all’evoluzione di un settore che riguarda ognuno di noi, poiché incide sulla vita quotidiana, e che dunque può fornire una visione abbastanza precisa della società in cui viviamo e dei suoi progressi e sviluppi. Avere finalmente a disposizione una banca dati completa che dia un quadro preciso e puntuale dell’intero settore, è importante soprattutto per chi – come la Regione Campania – ha il compito di programmare la realizzazione delle infrastrutture e dei relativi investimenti, pianificare, monitorare e vigilare sui servizi e le informazioni da offrire ai cittadini, sulle tariffe da applicare, promuovere accordi e iniziative in grado di sviluppare ulteriormente il settore, di migliorare l’accessibilità e la mobilità sostenibile e di incidere più in generale sull’economia e l’occupazione dell’intero territorio. Dal Rapporto emerge poi che i trasporti crescono da oltre dieci anni, a un ritmo che è diventato il doppio delL'intera economia regionale, un comparto in grado, dunque, di influenzare notevolmente lo sviluppo della Campania”.

Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Gaetano Cola, il presidente di Confindustria Campania, Cristiana Coppola, il segretario regionale della Cgil Campania e componente della Giunta camerale di Napoli, Michele Gravano, il direttore dell’ACAM (l’Agenzia campana per la mobilità sostenibile), Domenico Mazzamurro, i docenti di Organizzazione aziendale dell’Università di Napoli Federico II, Riccardo Mercurio e della seconda Università di Napoli, Marcello Martinez, Giovanni Iuzzolino, dell’Ufficio Studi della Banca d’Italia e Alessandro Pallara, dell’Ufficio regionale per la Campania dell’ISTAT.

Il rapporto

Manu Mich. – clickmobility.it

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