Si fermano tutte le articolazioni settoriali dal trasporto ferroviario al tpl, dai marittimi al soccorso stradale, dall'autonoleggio al trasporto aereoCaronia: “Lo sciopero potrà essere revocato solo a fronte di risposte concrete”
Cgil, Cisl e Uil confermano lo sciopero generale di tutti i comparti dei trasporti per il prossimo 30 novembre.
Una scelta che va al di là della convocazione giunta dalla presidenza del Consiglio per martedì 27 novembre.
"Lo sciopero potrà essere revocato solo a fronte di risposte concrete" – sottolinea il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia.
Gli autoferrotranviari scioperano per 8 ore, secondo modalità localmente stabilite e nel rispetto delle fasce orarie di garanzia, il 30 novembre insieme a tutti i lavoratori dei trasporti.
Le motivazioni della partecipazione allo sciopero generale da parte del settore hanno “particolare rilevanza in quanto la situazione di indeterminatezza riguardo alle 'regole e risorse' lascia irrisolti tutti i problemi che affliggono le aziende della mobilità locale”.
“Il TPL – si legge in un comunicato congiunto – versa da lungo tempo in uno stato di crisi ed i rimedi sino ad oggi tentati non hanno prodotto risultati significativi.
La stessa legge 422/97 non è riuscita a cogliere l’obiettivo per cui era stata introdotta: una riforma del TPL finalizzata alla “liberalizzazione” per il miglioramento dei servizi e la razionalizzazione dei costi.
Le difficoltà del settore per mancanza di regole e di risorse hanno finito per produrre anche un deterioramento delle relazioni industriali che si è tradotto nella sempre più complicata gestione dei rinnovi contrattuali con i conseguenti conflitti”.
“In occasione del rinnovo contrattuale del biennio economico 2006/2007, presso la presidenza del Consiglio, il 14 dicembre 2006, si era convenuto di istituire un tavolo di confronto interistituzionale per la definizione delle regole per l’affidamento e la gestione dei servizi, che prevedessero anche la tutela dei lavoratori e la clausola sociale – proseguono i sindacati –
Tale confronto avrebbe dovuto altresì determinare la certezza di risorse strutturali per l’esercizio ed il rinnovo del parco rotabile eccessivamente vetusto e la sostituzione con mezzi non inquinanti.
Il lavoro del tavolo interistituzionale si è però, allo stato, interrotto e la legge finanziaria ha affrontato il problema della mobilità collettiva pubblica in maniera parziale e non strutturale. Con risorse insufficienti che coprono a stento il fabbisogno 2008.
Le risorse destinate alla mobilità locale dalla legge finanziaria, relativamente agli investimenti e all’esercizio, non consentono l’avvio di un reale processo di sviluppo, di riorganizzazione e di stabiliz- zazione del settore, che erano gli obiettivi principali del tavolo interistituzionale.
Il permanere di queste condizioni di precarietà e la mancanza di interventi strutturali comporterà, inevitabilmente, ricadute pesanti sulle condizioni di lavoro, contrattuali e di reddito, degli autoferro- tranvieri e farà arretrare ulteriormente il già devastato sistema del trasporto pubblico locale nel paese”.
Le modalitàManu Mich. – clickmobility.it