Infrastructura si propone con un un fitto calendario di convegni e workshop sino al 1 dicembre

TORINO. INFRASTRUCTURA 2007: TORNA DOMANI LA BIENNALE INTERNAZIONALE DELLE INFRASTRUTTURE

TORINO. INFRASTRUCTURA 2007: TORNA DOMANI LA BIENNALE INTERNAZIONALE DELLE INFRASTRUTTURE

Esperti internazionali si confrontano sulla qualità architettonica e sulle innovazioni costruttive nelle infrastruttureTra le novità di questa seconda edizione la “Galleria dei bei progetti e delle buone pratiche”

Si apre domani a Torino presso Lingotto Fiere la seconda edizione di Infrastructura-Biennale Internazionale delle Infrastrutture.
La manifestazione ritorna dopo il successo dell’edizione di marzo 2005 e resta in attività sino al 1 dicembre.
L'appuntamento è organizzato da GL events – Promotor International in partnership con la Regione Piemonte, che sostiene attivamente l’iniziativa, e può contare sul patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri delle Infrastrutture, dei Trasporti, dello Sviluppo Economico e dei Beni e delle Attività Culturali.

Infrastructura, con un un fitto calendario di convegni e workshop, si propone come rassegna internazionale dedicata a enti pubblici, aziende e a tutti gli attori coinvolti nei processi di pianificazione, valutazione, finanziamento, progettazione e realizzazione delle infrastrutture. Tali tematiche sono affrontate con un’attenzione particolare al contesto internazionale e con la presentazione di esempi di eccellenza individuati da un Comitato Tecnico Scientifico composto da 10 personalità della cultura, della scienza, delle professioni e delle imprese, presieduto da Mario Virano.

Mario Virano così sintetizza gli obiettivi che hanno guidato il Comitato Tecnico Scientifico nella selezione dei temi della manifestazione: “Le infrastrutture in Italia sono motivate in base al loro valore d’uso, ma i valori che entrano in gioco quando si costruiscono strade, ferrovie, ponti, ecc. sono molto più complessi. Comprendono componenti storiche e paesaggistiche e coinvolgono l’immaginario collettivo del genius loci che è alla base del radicamento identitario delle popolazioni nei loro territori. Superare la concezione delle infrastrutture di trasporto come fognature del traffico – che indubbiamente servono ma che andrebbero nascoste – e riscoprirle invece come grandi occasioni di ridisegno del territorio attraverso esempi di qualità e buone pratiche è il contributo che Infrastructura si propone di offrire ad un dibattito di estrema attualità. Infatti l’idea più diffusa legata alle nuove infrastrutture è quella del danno al territorio, da minimizzare, mitigare e compensare, dando per scontato che ogni impatto non possa che essere negativo. La “Galleria dei bei progetti e delle buone pratiche” e i convegni di Infrastructura vogliono far conoscere esempi percepiti come valore aggiunto anzichè valore sottratto all’ambiente, mettendo anche in relazione le architetture del territorio con l’innovazione tecnologica e con le questioni del funzionamento della committenza pubblica in Italia”.

“Infrastrutture come architetture del territorio” è il titolo del convegno di apertura, che si terrà domani, dopo il saluto del sindaco di Torino Sergio Chiamparino. La giornata, coordinata la mattina da Costanza Pera, responsabile presso il Ministero delle infrastrutture del programma “Infrastrutture e cultura”, e nel pomeriggio da Riccardo Bedrone, presidente del Congresso mondiale degli architetti 2008 sarà scandita dalla presentazione di interventi architettonici significativi, illustrati da committenti, progettisti, realizzatori ed utilizzatori.
Saranno presentate e discusse molte esperienze nazionali e internazionali di  progetti e buone pratiche tra cui:
– il viadotto di Millau, che attraversa la valle del Tarn, in Francia e costituisce un simbolo di architettura che reinventa il paesaggio e diventa attrazione turistica;
– il ponte dell’ Oresund, opera avveniristica che unisce Danimarca e Svezia integrando strade e ferrovie; il Waterfront di Genova, una nuova integrazione tra la città e il mare;
– il progetto Porta Alpina di Sedrun: come un’infrastruttura ferroviaria può contribuire al rilancio di un territorio montano;
– la metropolitana di Torino e quella di Napoli: due esperienze a confronto;
– il passante verde di Mestre, dagli agricoltori un’idea innovativa;
– il progetto di ridisegno urbano legato alle infrastrutture di corso Marche a Torino, illustrato da Augusto Cagnardi, autore del piano regolatore della città.

La giornata di venerdiì  si aprirà con il tema “Infrastrutture e innovazione”, coordinata da Francesco Profumo, rettore del Politecnico di Torino. Le relazioni verteranno su esempi di innovazione e impiego di tecnologie all’avanguardia in campo ferroviario e stradale, partendo da una relazione di Gabriele Camomilla, consulente Anas per la gestione innovativa, sull’innovazione tecnologica nella rete stradale italiana dal dopoguerra ad oggi. Un importante contributo sarà apportato da Giancarlo Michellone, presidente di Area Science Park di Trieste, che parlerà di innovazione applicata alla mobilità sostenibile, mentre Paola Carrea, direttore Telematics Consumer Electronics, Magneti Marelli Sistemi Elettronici Spa, e Ezio Andreta, presidente dell’Agenzia per la promozione della ricerca europea, illustreranno le nuove frontiere dell’infomobility e Riccardo Roscelli, presidente di SITI, presenterà il collegamento automatico di Genova con il retroporto in Piemonte.

“Infrastrutture e committenza” sarà l’argomento della sessione pomeridiana, coordinata da Lorenzo Bellicini, AD del CRESME, che esaminerà il funzionamento e i problemi della decisione pubblica in Italia in materia di infrastrutture, partendo dal presupposto che non ci può essere buona architettura senza una buona committenza. In tale ottica sarà riletta l’esperienza delle Olimpiadi di Torino 2006 come esempio di gestione di grandi eventi, si approfondirà il rapporto pubblico-privato nei settori autostradali e ferroviari, e si esporrà il caso del minimetrò a Perugia, mentre il nuovo ponte di Calatrava a Venezia verrà esaminato da Enzo Siviero, collaudatore dell’opera, come esempio di difficile convivenza tra procedure ordinarie e opere straordinarie. La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, illustrerà i nuovi strumenti di committenza adottati dall’ente.

Tra le novità di questa seconda edizione troviamo la “Galleria dei bei progetti e delle buone pratiche”, un’esposizione multimediale di esempi di infrastrutture ritenute particolarmente significative per la qualità della progettazione e delle realizzazioni e che, accanto a grandi opere di firme internazionali, proporrà anche interventi locali di giovani progettisti, esemplificativi del contributo delle infrastrutture alla valorizzazione del territorio.

ProgrammaM. M. – clickmobility.it

Left Menu Icon