La Giunta regionale della Campania ha approvato le linee di indirizzo del Piano Regionale di Infomobilità, che ha lo scopo di coordinare e rendere coerenti le azioni finalizzate allo sviluppo e alla sostenibilità dei processi innovativi (nuove tecnologie) applicati ai sistemi di mobilità pubblica e privata.

Il PRIM, redatto ai sensi dell’accordo in materia di infomobilità sottoscritto da Governo, Regioni e Autonomie locali il 31 maggio 2007, costituisce il riferimento programmatico per l’integrazione e lo sviluppo delle applicazioni di telematica al sistema di trasporto della Regione Campania. Si propone, inoltre, come elemento di stimolo per la realizzazione di attività di ricerca e di sperimentazione volte a favorire lo sviluppo tecnologico nel settore dei sistemi di pagamento elettronico, per l’erogazione di servizi a tutti gli attori della mobilità, dai gestori agli utenti, dai pianificatori agli Enti locali, nel settore del controllo e della gestione delle flotte, per il miglioramento della sicurezza del sistema regionale di trasporto.

Nell’articolazione del documento, a partire da un quadro delle principali applicazioni di telematica per i trasporti realizzate in Campania, vengono definiti gli obiettivi che la Regione intende perseguire e si tracciano le linee guida per la definizione di politiche di supporto allo sviluppo dei sistemi di infomobilità su scala regionale.
Il documento vuole costituire, pertanto, un riferimento per gli enti locali nella redazione di progetti di applicazioni di telematica nel settore specifico, attraverso la definizione di un quadro unitario capace di stimolare uno sviluppo armonico a livello regionale di sistemi ITS basati su soluzioni interoperabili, modulari e scalabili, indipendenti dalle tecnologie e focalizzate sui servizi all’utente.

Con la redazione del PRIM la Regione definisce la strategia di riferimento per le applicazioni di telematica ai trasporti ancorandola a un preciso sistema di obiettivi, strategia nel cui ambito gli interventi da candidare a finanziamenti trovino una solida giustificazione, tenendo conto delle prospettive di area nel suo complesso, dei vincoli e delle opportunità ad esse connessi, nonché delle specificità dei singoli contesti territoriali.

Questo sistema di obiettivi, riassumibile nelle parole chiave accessibilità e sicurezza, si esplicita in:
• miglioramento dell’accessibilità al trasporto pubblico riducendo la “barriera” della conoscenza della rete e dei servizi;
• riduzione dei costi di gestione e di manutenzione delle flotte per il trasporto pubblico;
• riduzione, o quanto meno stabilizzazione e controllo, dei fenomeni di congestione sulle reti stradali urbane e extraurbane;
• ottimizzazione del trasporto merci e dei processi logistici distributivi;
• miglioramento delle condizioni di sicurezza del sistema regionale di trasporto;
• incentivare ricerca, formazione, aggiornamento e produzione industriale di settore.

"Le applicazioni di telematica ai trasporti risentono ancora oggi di una maggiore attenzione dedicata allo sviluppo “verticale” e di un’attenzione ancora non sufficiente verso lo sviluppo “orizzontale”, qui inteso essenzialmente come una maggiore interoperabilità tra le differenti applicazioni – si legge nel documento -. Tale scarsa attenzione allo sviluppo orizzontale deriva spesso da un ancora non pienamente maturo approccio logico e dalla mancanza di una definizione unica delle funzioni e dei flussi dati da trattare che finisce per determinare o per favorire la persistenza di difficoltà di integrazione ed interoperabilità anche a livello fisico".

Da queste considerazioni scaturisce l’articolazione della strategia di intervento prospettata dal PRIM, ovvero di affiancare ad un sicuramente necessario sviluppo di applicazioni innovative un altrettanto, e forse ancor più necessario, sviluppo di piattaforme tecnologiche finalizzate all’integrazione di sistemi e servizi. Il PRIM intende definire, inoltre, il contesto abilitante all’interno del quale le azioni di integrazione e innovazione trovano la loro massima efficacia. A tale scopo le azioni considerate strategiche per lo sviluppo dei sistemi di infomobilità, come meglio specificate nello sviluppo del documento, afferiscono a:
• telecomunicazioni;
• creazione di un network dataset di riferimento;
• sistemi avanzati di identificazione.

In relazione al sistema di obiettivi enunciato e a questa strategia complessiva sono state individuate le aree prioritarie di intervento, riconducibili a:
• gestione flotte trasporto passeggeri;
• gestione traffico;
• distribuzione contenuti;
• pagamenti per la mobilità;
• gestione trasporto merci;
• sicurezza nei trasporti.

Tali aree di intervento si propongono quale riferimento per la definizione di attività e progetti ITS a supporto della mobilità regionale. Le misure che da queste scaturiscono dovranno, in particolare, assecondare il processo di riequilibrio modale avviato in questi anni in Campania, supportando e favorendo il trasferimento di quote di domanda dalla gomma al ferro e al mare. Tale processo è comune sia alla mobilità passeggeri, sia alla mobilità delle merci, con il potenziamento e l’integrazione in rete dei sistemi portuali e interportuali della Campania e con azioni di supporto alle Autostrade del Mare per fornire servizi avanzati sempre più competitivi e utili a intercettare i flussi merci che interessano il mediterraneo.

linee di indirizzo…Manu Mich. – clickmobility.it