Innovazione della città e tramvia "Una strategia di lungo periodo per investire sulla città e scongiurare il suo declino" assicura il sindaco

FIRENZE. TRAMVIA, INDETTO UFFICIALMENTE IL REFERENDUM PER IL 17 FEBBRAIO

FIRENZE. TRAMVIA, INDETTO UFFICIALMENTE IL REFERENDUM PER IL 17 FEBBRAIO

Il sindaco Domenici ha emanato nel pomeriggio di ieri l'ordinanza che indice ufficialmente per la giornata del 17 febbraio prossimo il referendum consultivo sulle linee 2 e 3 della tramvia

E' stata emanata ieri dal sindaco Leonardo Domenici L'ordinanza che indice ufficialmente per la giornata del 17 febbraio prossimo il referendum consultivo sulle linee 2 e 3 della tramvia. DelL'ordinanza è stata data comunicazione al presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e al promotore del referendum Mario Razzanelli.

Fra un mese esatto, il 17 febbraio 2008, i fiorentini saranno chiamati a votare. Si tratta di un referendum consultivo su una delle opere più importanti che si stanno realizzando in città: la tramvia, il nuovo sistema di trasporto pubblico di Firenze. Tre linee di tram che collegheranno i principali luoghi urbani, compreso il centro storico e alcuni comuni limitrofi, integrandosi con il sistema ferroviario metropolitano.
Una scelta in linea con quelle di molte città europee dettata da tre esigenze: combattere L'inquinamento, favorire il risparmio energetico, limitare L'uso delL'auto privata. I lavori sono già cominciati da tempo: quelli della prima linea si concluderanno entro quest'anno, mentre per le linee 2 e 3 L'attivazione è prevista nel 2011.

E sempre in fatto di trasporti e mobilità ieri a Roma il sindaco ha presentato i progetti per L'innovazione della città e in particolare quello del sistema delle tramvie.
Con lui il vicesindaco Giuseppe Matulli e L'assessore L'urbanistica Gianni Biagi.

"Si tratta di un processo di innovazione importante che nella nostra città, non abituata L'innovazione e portata molto a discutere, incontra anche ostacoli e resistenze. Resistenze dovute in parte a dubbi legittimi, ma soprattutto a ragioni di carattere politico e strumentale. Prendiamo la tramvia, un mezzo di trasporto pubblico sempre più diffuso ed apprezzato in moltissime città europee. Naturalmente ci aspettavamo delle proteste, ma speravamo che non si pensasse ad un referendum consultivo a lavori iniziati, su delibere che risalgono al 2000. E questo desta qualche perplessità. E' dal 1993 che si parla della tramvia a Firenze e la sua realizzazione è nei programmi di governo degli ultimi tre mandati amministrativi: non si può certo dire che si tratta di qualcosa che i fiorentini non conoscevano".

Il sindaco ha illustrato il progetto della tramvia ed ha fatto una panoramica sugli altri grandi interventi in corso in città. Per quanto riguarda il passaggio del tram piazza del Duomo, il sindaco ha spiegato che "L'obiettivo è tutelare meglio il patrimonio monumentale, oggi assediato dal passaggio di oltre 2.300 autobus al giorno. In un centro storico densamente abitato e ricco di funzioni pubbliche e private, L'alternativa non poteva essere quella della pura e semplice chiusura, con la conseguenza di consegnare di fatto il cuore della città al turismo di massa. L'area sarà pedonalizzata, ma ci passerà il tram, un mezzo silenzioso, che non inquina, che emette bassissime vibrazioni, accessibile a tutti e senza cordoli: così si proteggeranno i monumenti e si renderà possibile la non facile convivenza fra chi in centro vive o lavora e chi viene da fuori".

Ma Domenici ha spiegato anche che non c'è solo la tramvia. "Questo progetto fa parte di una visione sistemica, una strategia di lungo periodo che investe la mobilità, L'urbanistica, le infrastrutture, che ridisegna la città e le sue funzioni. Per me le città sono come esseri viventi: se non cambiano, se non si rinnovano, prima o poi vanno incontro ad un inevitabile declino. Per questo è importante investire sulla città. Per questo non siamo disponibili a fermarci e a tornare indietro".

Il voto referendario del 17 febbraio, tra L'altro, non riguarda solo la tramvia. Questo progetto è infatti parte integrante del processo di innovazione che sta vivendo la città di Firenze, senza dubbio il più complesso e organico dalla fine delL'Ottocento ad oggi.
"E' un processo che investe la mobilità, L'urbanistica, le infrastrutture, che ridisegna la città e le sue funzioni, che prevede investimenti economici per diversi miliardi di euro e che costituisce un essenziale fattore di sviluppo per L'economia del territorio – spiegano in Comune -. Con un obiettivo fondamentale: fare di Firenze una città sostenibile e moderna, che guarda al futuro coniugando L'innovazione con la conservazione, preservando il suo inimitabile patrimonio culturale senza correre il rischio di diventare una 'città museo' priva di vita".

"Per questo, è importante che la sfida di Firenze per il suo futuro sia conosciuta e discussa anche fuori dai confini nazionali. Firenze è un patrimonio del mondo, ma non può viver semplicemente di rendita del suo passato". Come ripete il sindaco Domenici, "le città sono come esseri viventi: se non cambiano, se non si rinnovano, prima o poi muoiono. Magari non subito, magari lentamente: ma L'alternativa L'innovazione, in un mondo sempre più veloce e globalizzato, è un inevitabile declino. E' un rischio che Firenze non può correre". M. Gio M. – clickmobility.it

Left Menu Icon