l'iniziativa, parte integrante del progetto “più concorrenza + diritti” promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha posto le basi per Un'alleanza tra Confservizi e Assoutenti
La concorrenza migliora l’offerta di prodotti e servizi, ma ci sono aree di attività di vitale importanza per i cittadini in cui essa non può pienamente svilupparsi.
Come migliorare, nell’ottica dei consumatori, l’offerta e l’efficienza senza la piena concorrenza nei settori soggetti a monopolio naturale o con la necessità di garantire sistemi di network?
Di questo si è parlato ieri nella conferenza organizzata da Assoutenti presso la sala delle Colonne a palazzo Marini.
Il convegno ha esaminato fra altro l’uso del price cap, dei contratti di programma, delle carte dei servizi e le condizioni per il rilascio di concessioni e l’attuazione delle liberalizzazioni.
L'iniziativa, parte integrante del progetto "più concorrenza + diritti" promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha posto le basi per un'alleanza tra Confservizi e Assoutenti.
Assoutenti, attraverso le parole del presidente Mario Finzi, ha richiamato L'attenzione sulla "trasparenza nei processi decisionali" e sulla "risoluzione dei conflitti di interesse fra controllori e controllati nelle aziende municipalizzate e statali, mediante la costituzione di enti autonomi per monitorare L'esecuzione dei servizi previsti dai contratti di servizio".
E' necessario "stipulare contratti di concessione e di servizio attraverso iter rigorosi e gare competitive con regole e condizioni chiare in modo da evitare assegnazioni o esclusioni ad personam". Così Finzi che ha anche sottolineato L'esigenza di "contratti di programma e di servizio a misura del consumatore, di una rigorosa misurazione della qualità, un maggior potere sanzionatorio e di controllo da parte delL'Autorità antitrust e delle altre Autorità di regolazione e infine un meccanismo di price cap con coefficienti incentivanti".
Un modello di "governance concertata che poggerebbe su un triangolo azienda-proprietà-consumatori, in cui questi ultimi avrebbero un ruolo decisivo nel monitoraggio della qualità dei servizi". E' stata questa la risposta delle aziende Trasporto Pubblico Locale (Tpl) al dibattito sulla concorrenza nei trasporti attraverso la voce del presidente di Confservizi Raffaele Morese. In questo modello di gestione delle aziende TPL, secondo Morese, ai consumatori spetterebbe anche la "negoziazione delle quote di socialità da garantire tramite finanziamento locale, pur in una logica di equilibrio costi/ricavi".
"E' importante – ha detto il presidente di Confservizi – L'alleanza tra consumatori e aziende, anche con L'obiettivo di sollecitare alle amministrazioni locali interventi ambientali che contribuiscano L'efficienza dei servizi, ad esempio L'aumento della corsie preferenziali per i mezzi pubblici". M. M. – clickmobility.it