Circa 5 mila persone andranno in pensione in anticipo

ROMA. IL CDM APPROVA DECRETO CHE DISPONE REQUISITI DI PENSIONAMENTO PER I LAVORI USURANTI

ROMA. IL CDM APPROVA DECRETO CHE DISPONE REQUISITI DI PENSIONAMENTO PER I LAVORI USURANTI

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto che dispone i requisiti di pensionamento per i lavoratori che svolgono attività faticose e usuranti. Oltre alle professioni previste dal decreto Salvi, tre le arre interessate: catene di montaggio, guida di veicoli sopra i nove posti, lavori notturni

È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che disciplina L'accesso alla pensione per i lavoratori dipendenti che adempiono a mansioni usuranti o particolarmente faticose. A seguito del risultato raggiunto, il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano, si è detto “particolarmente soddisfatto per L'approvazione del decreto legislativo, a testimonianza di un lavoro quotidiano tenace e silenzio. Sono stati stanziati con questo provvedimento due miliardi e mezzo per un decennio – ha aggiunto – che dovrebbero coinvolgere circa 5 mila lavoratori L'anno, ma questa e' ancora una stima provvisoria".

Sono ritenuti usuranti i lavori appartenenti a quattro categorie:
– i dipendenti di catene di montaggio,
– i conducenti di veicoli sopra i nove posti,
– i lavoratori notturni – che svolgano cioè le loro mansioni per almeno tre ore comprese dalla mezzanotte alle cinque del mattino –
– e le categorie già previste dal decreto Salvi del 1999.
In quest'ultima tipologia rientrano i lavori in galleria, cava o miniera, i lavori in cassoni ad aria compressa, quelli svolti dai palombari, quelli ad alte temperature o espletati in spazi ristretti, i lavori di asportazione dell’amianto e la lavorazione del vetro cavo.

I lavoratori elencati beneficeranno del pensionamento anticipato di tre anni, ad eccezione dei lavoratori notturni, per cui varrà un sistema differenziato e graduale. Infatti, i dipendenti che lavorano da 64 a 71 notti l’anno avranno diritto alla  pensione un anno prima di quanto è stabilito dalla norma generale.
Sono invece previsti due anni di anticipo, se il turno comprende da 72 a 77 notti; il beneficio di tre anni è invece concesso per i dipendenti che svolgono turni comprensivi di 78 notti lavorative. Il nuovo sistema stabilito dal decreto entrerà in funzione dal 1 luglio 2009 e potranno accedervi le categorie sopra riportate presentando idonea documentazione. Manu Mich. – clickmobility.it

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