Con le 'fermatE' l'Osservatorio invita ad una breve “sosta” di approfondimento per essere più informati e saper leggere meglio atteggiamenti, stili, percezioni degli italiani sul mondo della mobilità e dei trasporti
E' dedicata al tema della percezione della sicurezza nel tpl la 'quarta fermata' dell’Osservatorio Audimob di Isfort.
"Il tema della percezione della sicurezza ha assunto negli ultimi anni una crescente centralità nel dibattito politico e sociale del Paese – si legge nel documento -. I caratteri e gli ambiti della “paura della vittimizzazione” sono molteplici. In questo contesto si vuole approfondire il livello di insicurezza percepito dai cittadini quando si spostano con un mezzo di trasporto pubblico o a piedi.
Le 'fermate' propongono elaborazioni mirate sui comportamenti di mobilità degli italiani, a partire dall’ampia base di indagini dell’Osservatorio Audimob di Isfort (oltre 15.000 interviste annue ad un campione rappresentativo della popolazione italiana). L’idea è di invitare ad una breve “sosta” di approfondimento per essere più informati e saper leggere meglio gli atteggiamenti, gli stili, le percezioni degli italiani sul mondo della mobilità e dei trasporti.
I dati dell’Osservatorio “Audimob” di Isfort riferiti al 2007 evidenziano una quota rilevante di italiani che dichiara di muoversi a piedi, in treno, in autobus, in tram o in metropolitana con il timore di subire furti, scippi o molestie.
La metropolitana è il mezzo che più di altri viene percepito come insicuro. Infatti oltre due cittadini su tre rivelano di essere poco o per nulla tranquilli durante un viaggio in metrò. Il treno al contrario viene considerato il mezzo più rassicurante, anche se la quota degli “insicuri” non scende sotto la soglia del 40%. Ancora più ampio è l’insieme di intervistati che percepisce come sicuro spostarsi a piedi (65,3% del totale).
Negli ultimi anni, inoltre, si registra una preoccupante crescita della paura personale della criminalità. Per tutte le tipologie di mezzo, infatti, tra il 2004 ed il 2007 aumenta considerevolmente la percentuale di coloro che esprimono il timore di poter subire un reato. Nel caso del treno, mezzo che più di altri è riuscito a limitare l’incremento del livello di rischio percepito, gli “insicuri” sono aumentati del 16%. Con riferimento all’autobus/tram la crescita è stato pari al 20%, mentre supera il 30% nel caso della metropolitana.
Il peggioramento del sentimento di sicurezza sui mezzi di trasporto è dunque in linea con le modifiche della percezione collettiva generale sulla diffusione della criminalità. È cioè cresciuta in modo esponenziale la sensazione che i reati contro le persone e contro il patrimonio si siano moltiplicati negli ultimi anni, a fronte di un allentamento della capacità repressiva dello Stato. Come è noto, non sempre i dati oggettivi sui reati mostrano lo stesso andamento di questa impennata nell’insicurezza collettiva. Inevitabilmente, la pratica quotidiana della mobilità e l’azione specifica del prendere un mezzo di trasporto pubblico risentono di un clima generale dominato, a volte ingiustificatamente, dalla paura della vittimizzazione.
per saperne di più…Manu Mich. – clickmobility.it