Moratti: “Il bike sharing non è un semplice noleggio bici, ma un e proprio servizio integrato di trasporto pubblico, da utilizzare per brevi spostamenti, insieme ai tradizionali mezzi di trasporto Atm. Milano ha analizzato le esperienze di altre città europee, sfruttando la tecnologia più moderna”
Milano sale in sella. L’idea è nata nel 2007 quando il Comune, con il supporto di Fondazione Cariplo, ha avviato un lavoro di analisi e di approfondimento, per studiare quello che poteva essere il servizio più adatto per la città. Il bike sharing è un nuovo servizio che renderà Milano sempre più rispettosa delL'ambiente e della salute.
“Il bike sharing non è una semplice attività di noleggio bici, bensì un vero e proprio servizio integrato di trasporto pubblico, da utilizzare per i brevi spostamenti, insieme ai tradizionali mezzi di trasporto Atm – ha spiegato Letizia Moratti -. Milano ha analizzato le esperienze di altre città europee, ha sfruttato la tecnologia più moderna e ha dato vita a un servizio che promette di essere serio, competitivo e duraturo”.
Il servizio, realizzato in collaborazione con Atm e la società Clear Channel, è stato inaugurato ieri in piazza San Babila, dal sindaco Moratti, insieme con l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci e il presidente Atm Elio Catania.
“Si tratta di un progetto all’avanguardia – ha spiegato Letizia Moratti – un sistema pratico, facile da utilizzare, efficiente ed ecologico, che risponde alle esigenze di una città che chiede meno traffico, meno code, meno inquinamento”.
L’investimento da parte dell’amministrazione è di 5 milioni di euro, mentre i costi di gestione saranno coperti dagli introiti pubblicitari gestiti dalla società Clear Channel.
Le stazioni per il bike sharing sono oggi 66 con 850 biciclette disponibili. Prestissimo se ne conteranno 103 con 1.400 biciclette e saranno posizionate in prossimità dei punti più attrattivi di Milano: le stazioni ferroviarie, le università, gli ospedali, i luoghi di interesse turistico, le fermate della metropolitana.
“L’obiettivo a regime è di dotare la città di 5.000 bici e di 350 stazioni estese a tutto il territorio cittadino – ha continuato Letizia Moratti – per dare vita a un servizio che si integra con il piano per le piste ciclabili. Contavamo 67 chilometri di piste nel 2006, arriveremo a 120 chilometri”.
“Milano è la prima città in Italia a dotarsi del servizio bike sharing a larga diffusione che ci pone all’avanguardia insieme alle grandi città europee – ha spiegato Edoardo Croci, assessore alla Mobilità -. Ad oggi gli abbonati sono 721 tutti dotati di una tessera magnetica che consente di liberare le bici dalle rastrelliere”.
Le tessere sono acquistabili agli Atm point e sul sito bikemi.it. Ai turisti basterà comporre un numero di telefono e riceveranno un codice da utilizzare per il tempo necessario.
“E’ un servizio che la città attendeva e un impegno che abbiamo rispettato con i cittadini e con il Comune – ha spiegato il presidente Atm Elio Catania – La scelta di San Babila non è casuale, qui abbiamo la concentrazione dei servizi di mobilità collettiva: la fermata del metrò, la coincidenza con i bus, la stazione del bike sharing e le auto del car sharing. Milano ora ha un vero sistema integrato calibrato per ogni esigenza”.
Il servizio sarà gratuito la prima mezz’ora. Costerà 50 centesimi ogni mezz’ora successiva fino a due ore. Costerà 2 euro oltre le due ore. L’obiettivo è incentivare l’uso frequente e veloce del mezzo per estendere l’utilizzo a un numero sempre maggiore di cittadini. La quota annuale è di 25 euro, quella settimanale è di 6. Il ticket giornaliero per gli usi occasionali sarà di 2,50 euro.
schedaManu Mich. – clickmobility.it