L’Osservatorio sulle politiche per la mobilità urbana sostenibile è stato promosso da Isfort

ROMA. MOBILITA' SOSTENIBILE: CONFRONTO FRA CITTA' ITALIANE OGGETTO DEL RAPPORTO NUMERO 9 DELL'OPMUS

ROMA. MOBILITA' SOSTENIBILE: CONFRONTO FRA CITTA' ITALIANE OGGETTO DEL RAPPORTO NUMERO 9 DELL'OPMUS

Pubblicato il rapporto periodico che riprende il confronto sulle politiche delle città italiane in tema di mobilità sostenibile e governo dei fenomeni critici connessi al traffico, aggiornando lo studio, già avviato nel Rapporto n°3, sull’efficacia delle risposte gestionali

Pubblicato il rapporto periodico n° 9 "Opmus osservatorio sulle politiche per la mobilità sostenibile".

Il rapporto riprende il confronto sulle politiche delle città italiane in tema di mobilità sostenibile e governo dei fenomeni critici connessi al traffico, aggiornando lo studio, già avviato nel Rapporto n°3, sull’efficacia delle risposte gestionali, di investimento e riorganizzazione tecnica dei sistemi di trasporto attuate in un campione di 10 centri (dai grandi agglomerati altamente “problematici” come Roma, Milano e Napoli fino ai centri medi “virtuosi” come Parma, Bolzano, Padova).

L’oggetto di studio è oggi esteso ad altri contesti nazionali o straneri e non manca di confrontarsi con l’attualità delle proposte strategiche avanzate a salvaguardia dell’accessibilità e della vivibilità urbana.

"Con l’attuale testo – spiegano i redattori del rapporto riprende il confronto sulle politiche di scala urbana per un aggiornamento dello stato di fatto e per una parziale verifica dei risultati raggiunti negli anni più recenti in tema di mobilità sostenibile e governo dei fenomeni critici connessi al traffico".

"Nella prima parte si ripercorrono le iniziative in corso in 10 città italiane di media e grande dimensione facenti parte del campione abitualmente monitorato da OPMUS1.
Come in passato interessa per prima cosa documentare l’agenda dei programmi e il complesso delle azioni promosse in questi centri al fine di aumentare la qualità dei trasporti urbani e garantire migliori occasioni di mobilità ai cittadini. Lo studio da questo punto di vista coinvolge ambiti e approcci d’interveneto molto diversi, i quali impongono una certa articolazione degli output di monitoraggio, rispetto ai tempi e ai contenuti. Sondare l’andamento degli interventi infrastrutturali complessi è diverso ovviamente dal “trattare” gli investimenti nei servizi o le politiche di riorganizzazione della sosta e degli accessi, per fare un esempio; pertanto, pur ricercando uno stesso livello di aggiornamento (fine 2007), nel caso delle infrastrutture per il trasporto pubblico ci si è dovuti accontentare di riscontri meno recenti (mediamente le informazioni risalgono a inizio 2007), mentre per alcuni interventi di regolazione e organizzativi si è ritenuto utile arrivare con l’analisi ai primi mesi del 2008".

lo studio…Manu Mich. – clickmobility.it

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