Le attività svolte presentate nel corso di un convegno

Roma. Atac e Università, ricerca congiunta: piani per potenziare i bus, ridurre le corse “vuote” e coordinare i semafori

Roma. Atac e Università, ricerca congiunta: piani per potenziare i bus, ridurre le corse “vuote” e coordinare i semafori

Le grandi potenzialità di sviluppo potrebbero aprire in un futuro non lontano la possibilità di costituire un Polo di studio e innovazione sulla mobilità partecipato dagli atenei, dall’Atac e da altre aziende del settore

Atac spa e le tre università pubbliche di Roma, La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, da tempo lavorano a progetti di ricerca. Una collaborazione, quella tra l’Agenzia ed i dipartimenti dei vari atenei che ha già dato i suoi frutti nel miglioramento del trasporto cittadino e che, viste le grandi potenzialità di sviluppo, potrebbe aprire in un futuro non lontano la possibilità di costituire un Polo di studio e innovazione sulla mobilità partecipato dagli atenei, dall’Atac e da altre aziende del settore.

Per tirare le somme delle attività svolte, è stato organizzato un convegno dal titolo “Convenzioni di ricerca Atac – Università. Sviluppo e innovazione nei processi di pianificazione dei trasporti e per l’infomobilità”.

Durante i lavori sono stati presentati i risultati, tutt’altro che teorici,  di una collaborazione che l’Atac che ha già utilizzato in fase di pianificazione e progettazione.
Studi e ricerche congiunte hanno fruttato:
– il Piano di riorganizzazione della rete di trasporto pubblico, uno strumento fondamentale per potenziare le prestazioni e incrementare l’uso della rete di superficie: una risorsa che permetterà di migliorare l’accessibilità del trasporto pubblico nelle periferie, i collegamenti con le stazioni ferroviarie e soprattutto garantire elevate prestazioni e regolarità sulle linee principali. Si prevede che circa 140mila passeggeri al giorno lasceranno l’autovettura per il trasporto pubblico, con conseguenti effetti di riduzione di inquinamento e di fluidificazione del traffico privato. Una nuova rete che in sostanza copre tutta la domanda attuale di spostamento. E quindi con grandi quantità di trasporto da reinvestire.
– Un Piano per ridurre i chilometri “a vuoto” percorsi degli autobus tra i depositi e i capolinea. Un processo di ottimizzazione che potrebbe far risparmiare 1,5 milioni di  chilometri “inutili” che potrebbero essere utilizzati per il potenziamento di altre linee.
– Un progetto per la fluidificazione dell’Asse Togliatti attraverso la riorganizzazione degli incroci ed un nuovo sistema di coordinamento dei semafori che potrebbe far ridurre del 18 per cento i tempi di percorrenza.Manu Mich. – clickmobility.it

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