A livello europeo l’Italia è uno dei massimi produttori europei di CO2 da trasporto stradale

ROMA. IL TRASPORTO STRADALE HA RILASCIATO NEL 2005 2 TONNELLATE DI CO2 PER ABITANTE

ROMA. IL TRASPORTO STRADALE HA RILASCIATO NEL 2005 2 TONNELLATE DI CO2 PER ABITANTE

Il valore più elevato attribuibile alla Valle d'AostaI dati resi noti dall'Istat nel dossier «100 Statistiche per il Paese»

Nel 2005 in Italia il trasporto su strada ha rilasciato 2 tonnellate di Co2 in media per abitante, mentre nel 2006 il tasso di motorizzazione, ovvero il numero di autovetture ogni 1.000 abitanti, ha toccato quota 598,4 rivelandosi uno dei più elevati nel mondo.

I numeri emergono dai dati resi noti dL'Istat nel dossier «100 Statistiche per il Paese».

Il valore più elevato in termini di tonnellate di CO2 da trasporto su gomma emesse è, nonostante le piccole dimensioni, attribuito alla Valle d’Aosta (5,3 tonnellate per abitante).
A seguire la lettura dei dati ci permette di scorgere l’Abruzzo, con 2,9 tonnellate per abitante. La Valle d’Aosta è anche la regione con il più alto tasso di motorizzazione: si registra infatti addirittura la presenza di 1.061 veicoli ogni 1.000 abitanti, quasi il doppio della media nazionale, con un numero di vetture circolanti superiore alla popolazione residente.

A seguire in classifica al nord in fatto di valori d'emissione troviamo la Liguria (2,7), il Piemonte (2,4) e il Friuli-Venezia Giulia (2,4), mentre Lombardia (1,7), Veneto (2,0) e Emilia-Romagna (2,1) sono quelle con le emissioni più basse.

Scendendo al centro i valori più elevati sono quelli delL'Umbria (1,7) e del Lazio (1,8), che sono comunque sotto la media nazionale.
Al sud dopo l’Abruzzo, si collocano la Calabria (2,3) e il Molise (2,1), mentre valori più contenuti si rilevano in Basilicata, Puglia, Campania (1,7) e, soprattutto, Sardegna (1,4 tonnellate per abitante).

Le differenze tra le diverse regioni italiane sono correlate alla quantità di mezzi di trasporto che transitano nella regione: i valori più alti si hanno nelle regioni transfrontaliere dove vi sono i varchi verso le altre nazioni europee.

La Valle d’Aosta, con la presenza del traforo del Monte Bianco che collega l’Italia con la Francia, risulta essere la regione più penalizzata. Di contro il valore più basso in assoluto si ha in Sardegna, che data la sua perifericità geografica, non presenta un grosso traffico da mezzi di trasporto.

A livello europeo l’Italia è uno dei massimi produttori europei di CO2 da trasporto stradale: è superata solo dalla Germania e dalla Francia, ed ha un valore molto simile a quello del Regno Unito. Per quello che riguarda il tasso di motorizzazione, tutte le regioni dell’Italia centrale assumono valori superiori a 600, insieme a Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo.

Le restanti regioni italiane si collocano al di sotto del livello medio, con il tasso minimo in Liguria (513 autovetture ogni 1.000 abitanti). Il tasso di motorizzazione in Italia è passato da 501 autovetture ogni 1.000 abitanti nel 1991 a 598,4 nel 2006, con un incremento medio annuo pari all’1,3 per cento.

per saperne di più… Manu Mich. – clickmobility.it

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