Rossini: "Siamo al ‘calcio d’inizio’ di un percorso che ha lo scopo di ripensare completamente il trasporto pubblico in una logica di rete"

RIMINI. APPROVATO L'ATTO DI INDIRIZZO SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL TPL NEI BACINI DI FORì-CESENA, RAVENNA E RIMINI

RIMINI. APPROVATO L'ATTO DI INDIRIZZO SULLA RIORGANIZZAZIONE DEL TPL NEI BACINI DI FORì-CESENA, RAVENNA E RIMINI

Il Consiglio provinciale approva a maggioranza il documento, contraria la minoranzaFabbri: “Oggi appare forte la necessità di aggregare le aziende per poter irrobustire il tpl salendo di scala: dal solo territorio provinciale al bacino romagnolo insieme a Ravenna e Forlì-Cesena”

Approvato a maggioranza, contraria tutta la minoranza, l’atto d’indirizzo relativo alla riorganizzazione in materia di trasporto pubblico locale nei bacini di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Come illustrato dall’assessore provinciale alla mobilità, Alberto Rossini, nella presentazione al documento, siamo al ‘calcio d’inizio’ di un percorso che ha lo scopo di ripensare completamente il trasporto pubblico in una logica di rete. Un percorso – come poi ripreso dal presidente Ferdinando Fabbri nel suo intervento – che sarà complesso e articolato per fasi successive.

“Il tema – ha detto Fabbri – è quello di come si organizza un territorio. Ed è, come tale, di competenza provinciale. Dalla mobilità dipende una buona parte della qualità della vita di una comunità e la difficoltà che sta attraversando il trasporto pubblico è dato non solo locale ma nazionale.” “Ma ci sono anche segnali positivi. La tendenza presso i più giovani è quella di attribuire sempre meno valore di status symbol al mezzo di trasporto individuale”.

“Oggi appare forte la necessità di aggregare le aziende per poter irrobustire il trasporto locale salendo di scala: dal solo territorio provinciale al bacino romagnolo insieme a Ravenna e Forlì-Cesena. Così come siamo strutturati oggi, difficilmente il trasporto pubblico potrà vincere la sfida dell’innovazione ed agganciarsi a questo cambio di tendenza culturale. Con l’odierno atto d’indirizzo – ha concluso Fabbri – vogliamo partire dalla preservazione delle aziende locali e, solo quando sarà pronto un piano industriale solido, aprire ai privati. L’aggregazione è tappa obbligata per affrontare l’economia di scala”.

L’atto è stato approvato con un emendamento, proposto dal consigliere Luigino Garattoni, che rafforza il coinvolgimento della rappresentanza sindacale all’interno del processo d’aggregazione.Manu Mich. – clickmobility.it

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