Il Decreto Legge 27 maggio è entrato in vigore oggi

ROMA. TPL: DA ASSTRA PRIMI COMMENTI NEGATIVI AL DL SULL'ICI "TAGLIO FONDI AL NOSTRO SETTORE

ROMA. TPL: DA ASSTRA PRIMI COMMENTI NEGATIVI AL DL SULL'ICI "TAGLIO FONDI AL NOSTRO SETTORE

Panettoni: “La prima manovra economica del governo penalizza il settore del tpl. Un segnale preoccupante, soprattutto se i soldi tolti al trasporto pubblico delle città, quasi 400 milioni di euro nel triennio 2008-2010, andranno non solo a coprire l'Ici ma anche a rifinanziare Alitalia”

Il decreto legge 27 maggio 2008, meglio conosciuto come Decreto Ici entrato in vigore oggi, suscita già una serie di reazioni negative dal settore del tpl a quello delle autonomie locali.

Ad esprimere senza mezzi termini la preoccupazione del settore del tpl è il presidente di Asstra, Marcello Panettoni, che sottolinea come il decreto sulL'Ici tagli i fondi al comparto del trasporto pubblico.

"Siamo alle solite  la prima manovra economica del governo penalizza il settore dei trasporti pubblici locali. Un segnale preoccupante, soprattutto se i soldi tolti al trasporto pubblico delle città, quasi 400 milioni di euro nel triennio 2008-2010, andranno non solo a coprire L'Ici ma anche a rifinanziare Alitalia".

"Togliere i soldi per rinnovare gli autobus ed i trasporti rapidi di massa (metro, tramvie, treni regionali) vuol dire condannare un sistema già in gravi difficoltà proprio perché sconta decenni di indifferenza da parte della classe politica – prosegue Panettoni -. Proprio per questo abbiamo preparato un documento che presentiamo il prossimo 5 giugno a Roma ai rappresentanti del nuovo Governo e del Parlamento per informarli e sensibilizzarli sul nostro settore, che urge delle decisioni ed una chiara politica industriale".

"Pianificare il rilancio della nazione e del sistema trasporti mettendo in secondo piano i trasporti pubblici locali, urbani e regionali, sarebbe un errore imperdonabile, oltre che un film già visto – conclude Panettoni -. Le nostre imprese fanno muovere ogni giorno almeno 15 milioni di persone in tutt'Italia. Se lo fanno in condizioni difficili o se lo fanno male, L'Italia ha un problema, non solo le singole aziende, i lavoratori, e le municipalità". Manu Mich. – clickmobility.it

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