I sindacati proclamano astensione dal lavoro a sostegno della vertenza per il rinnovo dell’accordo integrativo aziendale”Dopo gli scioperi di maggio i genovesi saranno costretti a subire ulteriori e pesantissimi disagi: la responsabilità della situazione é 'esclusivamentE' ad AMT e Comune”
Giovedì 19 si ferma in città il servizio di tpl.
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal hanno proclamato uno sciopero di 24 ore a sostegno della vertenza per il rinnovo dell’accordo integrativo aziendale.
"Dopo gli scioperi del 9 e 23 maggio, ai quali ha aderito la totalità dei dipendenti di AMT/AMI, il prossimo 19 giugno i cittadini genovesi saranno costretti a subire ulteriori e pesantissimi disagi a causa del blocco totale del servizio di trasporto pubblico (ad eccezione delle fasce garantite per legge dalle 5.30 alle 9.30 e dalle 17.00 alle 21.00)" – sottolineano i sindacati che addebitano la responsabilità della situazione 'esclusivamente' ad AMT e Comune.
"All’AMT, gestita dai francesi di Transdev, che non vuole riconoscere ai lavoratori i sacrifici effettuati negli ultimi tre anni, anche se hanno contributo in modo determinante al risanamento del bilancio aziendale, fino al raggiungimento dell’utile d’esercizio. L’azienda, infatti, rifiuta ostinatamente di rinnovare ai dipendenti il contratto integrativo, scaduto da ben 5 anni, che i lavoratori stessi, con alto senso di responsabilità, non avevano fin qui rivendicato.
Al Comune, completamente assente nel controllo della gestione aziendale, che si disinteressa dell’azienda di cui è socio di maggioranza, delegando a Transdev la pianificazione strategica della mobilità e del trasporto pubblico a Genova, accettando riduzioni indiscriminate del servizio, con ricadute negative sulla cittadinanza. Inoltre, non vengono rispettati gli Accordi per la salvaguardia occupazionale di AMI".
I sindacati, fanno sapere, che il personale non può "pagare i danni causati dalle scelte scellerate effettuate dalle precedenti amministrazioni comunali: la scissione di AMT e la costituzione di AMI, con relativi sprechi, poi posta in liquidazione e il ritorno delle attività di manutenzione in AMT".
"Per far tornare i conti di questa assurda operazione rischia anche di essere dilapidato il patrimonio immobiliare pubblico, tra l’altro strettamente funzionale all’attività di trasporto pubblico – si legge nel comunicato redatto dalle sigle sindacali -.
Nel processo di liquidazione di AMI i lavoratori vengono trattati come pacchi postali, mentre AMT continua a compiere azioni unilaterali, tentando di emarginare il sindacato".
Le organizzazioni sindacali sottolineano che i disagi proseguiranno sino alla conclusione con esito positivo della vertenza ovvero "quando in AMT:
• saranno ristabilite corrette relazioni sindacali;
• saranno adeguatamente ricompensati i sacrifici dei lavoratori;
• sarà garantito ai cittadini un servizio di trasporto pubblico migliore".
Lo sciopero di 24 si terrà con le seguenti modalità:
• il personale viaggiante si asterrà dal lavoro da inizio servizio alle ore 5.30, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, dalle 21.00 a fine servizio, al fine di assicurare il più ampio rispetto delle fasce di servizio garantito dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 17.30 alle 20.30;
• il restante personale si asterrà dal lavoro per l’intero turno di lavoro.
Il servizio sarà garantito per le persone portatrici di handicap.
In occasione dell’ultimo sciopero nazionale proclamato dalle stesse organizzazioni sindacali, le astensioni dal lavoro dei dipendenti hanno avuto un’incidenza sul servizio programmato pari al 95% nel servizio urbano, 100% per gli impianti speciali e 100% nella metropolitana.Manu Mich. – clickmobility.it