Lo ha affermato ieri, al termine dell'incontro tra governo e autonomie locali, il ministro per il Rapporto con le regioni Raffaele FittoErrani giudica positivamente la notizia ma resta critico sul taglio alla sanità
Riviste in Finanziaria le risorse per il trasporto pubblico locale.
Lo ha confermato ieri il ministro per il Rapporto con le regioni Raffaele Fitto al termine delL'incontro del Governo con Regioni e autonomie locali sulla manovra correttiva L'esame del Consiglio dei ministri.
Il settore del trasporto pubblico locale potrà contare sul ripristino di risorse pari a 370 milioni di euro per i prossimi tre anni, cifra corrispondente al taglio che era stato ipotizzato a causa della mancata corresponsione delle entrate Ici.
La scelta incassa L'approvazione da parte delle Regioni che invitano il governo "a rispettare il patto per la salute perché se questo non verrà rispettato pienamente il nostro sistema rischia di andare in crisi" come sottolinea Vasco Errani, presidente delle Regioni e delle Province autonome.
Il ripristino dei fondi è parte integrante delle novità di settore contenute nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
Ieri infatti il CdM ha approvato la manovra economica triennale per lo sviluppo economico, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, articolata in un Decreto Legge recante le disposizioni urgenti e in un disegno di legge di più ampio respiro.
Punto focale il riordino della normativa nazionale che disciplina L'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali. Le disposizioni proposte si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili e prevedono come modalità ordinarie di affidamento dei servizi le gare, nel rispetto della disciplina delL'Unione europea in materia di appalti pubblici e di servizi pubblici, o, in alternativa, le cosiddette gare a doppio oggetto con affidamento a società a partecipazione mista pubblica e privata nella quale il socio privato, che deve gestire il servizio e che deve detenere una quota non inferiore al 30%, è scelto mediante procedure ad evidenza pubblica. In deroga alle modalità ordinarie viene tuttavia prevista la possibilità di ricorrere di affidamento in house qualora ricorrano i requisiti richiesti dL'ordinamento comunitario e, in particolare, il cosiddetto controllo analogo. La deroga, analogamente a quanto previsto in precedenza nel cosiddetto disegno di legge "Lanzillotta", è prevista nelle sole situazioni che, "per le peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non consentono un efficace ed utile ricorso al mercato". In tal caso L'ente locale deve motivare la scelta in base ad un'analisi di mercato e ad una valutazione comparativa con L'offerta privata, e trasmettere una relazione, L'Antitrust e alle autorità di regolazione del settore, ove costituite. Alle società in house si applicano le procedure di selezione pubblica del personale e quelle ad evidenza pubblica per L'acquisto di beni e servizi. Viene previsto inoltre il principio di reciprocità in base al quale i titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante gara non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori ovvero in ambiti territoriali diversi, né svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, né direttamente, né tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate anche in forma indiretta, né partecipando a gare. L'applicazione del divieto è però prevista a decorrere dal 30 giugno 2009. Relativamente agli affidamenti diretti di servizi pubblici locali in essere si prevede che essi cessino alla scadenza contrattuale o di legge, con esclusione di ogni proroga o rinnovo, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010.M. Gio M. – clickmobility.it