Sindacati: L’unificazione contrattuale, proposta nella piattaforma sindacale. è resa irrinunciabile dalle trasformazioni prodotte dalle liberalizzazioni"

ROMA. SCIOPERO TRASPORTI: TRENI FERMI DA IERI SERA ALLE 21, OGGI STOP ANCHE PER BUS E METROPOLITANE

ROMA. SCIOPERO TRASPORTI: TRENI FERMI DA IERI SERA ALLE 21, OGGI STOP ANCHE PER BUS E METROPOLITANE

Lo sciopero indetto  Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fastda per indurre le controparti all'avvio del confronto sul contratto unico della mobilità che interessa 250mila lavoratori

Giornata difficile oggi per i trasporti pubblici.
Ieri sera alle 21.00 si sono fermati i treni e oggi lo stop coinvolge anche bus e metropolitane con modalità diverse da città a città.

Lo sciopero di 24 ore segue quello di quattro ore del 9 maggio scorso. Al centro della protesta, confermata dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast la vertenza per il nuovo CCNL della Mobilità per gli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi. Lo sciopero si svolgerà nel settore ferroviario garantendo, nel rispetto delle fasce orarie previste dalla legge (6 alle 9 e dalle 18 alle 21), i treni regionali.
Autobus, tram e metropolitane si fermeranno lunedì 7 secondo modalità decise in sede locale, qualche esempio: Roma dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio, Milano dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio, Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio, Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio, Firenze dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 a fine servizio, Venezia-Mestre dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio, Genova dalle 9,30 alle 17 e dalle 21 a fine servizio, Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio, Bari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio, Palermo dalle 8,30 alle 17,30 e dalle 21.30 a fine servizio, Cagliari dalle 9,30 alle 12.45, dalle 14.45 alle 18.30 e dalle 20.30 a fine servizio.

“Alla base della nuova protesta nel trasporto pubblico locale e ferroviario c’è l’indisponibilità delle controparti ad avviare il tavolo per il contratto che riguarda 250 mila lavoratori” spiega il segretario nazionale della Filt Cgil, Franco Nasso ricordando che “il contratto è scaduto a fine 2007”.
“Non è più tollerabile – sottolinea il sindacalista – l’atteggiamento dilatorio che contrasta la giusta rivendicazione dei lavoratori alla tutela del reddito”.

Secondo Nasso “il governo, le regioni e gli enti locali che finanziano i contratti di servizio per il trasporto pubblico devono intervenire richiamando le controparti al senso di responsabilità di cui finora non c’è traccia, in modo tale da sbloccare la trattativa negoziale”. “Bisogna interrompere definitivamente – prosegue il sindacalista della Filt – il comportamento da incendiari messo in atto ancora una volta dalle associazioni datoriali con l’evidente e consolidato obiettivo di ottenere ulteriori risorse finanziarie dal governo e dalle regioni, considerato anche il fatto che l’ultima finanziaria – denuncia infine Nasso – ha destinato al settore importanti quote di risorse anche per lo svolgimento del servizio”.

I sindacati chiedono “L'apertura della trattativa sul nuovo contratto unico della mobilità e contestano L'atteggiamento ancora dilatorio e ostile assunto dalle controparti datoriali ed in particolare da asstra e Anav che rappresentano le imprese del trasporto pubblico locale. Il nuovo Contratto è lo strumento fondamentale per unificare le tutele contrattuali del lavoro in un ampio settore produttivo di fatto, già oggi, unificato. L'obiettivo del nuovo CCNL è di tutelare le lavoratrici e i lavoratori del settore dal dumping e dalle destrutturazioni contrattuali, rischio chiaramente evidenziatosi in questi anni in assenza di un adeguato quadro regolatorio dei processi di liberalizzazione e di riassetto del settore. L’unificazione contrattuale che viene proposta nella piattaforma sindacale è resa irrinunciabile dalle trasformazioni prodotte dalle liberalizzazioni, dai rapporti con la committenza pubblica e con le aziende pubbliche, dL'ingresso nel mercato di settore di nuovi soggetti imprenditoriali e nel quale proprio la perdurante presenza di più regolazioni contrattuali collettive può rappresentare elemento strumentale per alimentare surrettiziamente le distorsioni delL'attuale quadro regolatorio”.Manu Mich. – clickmobility.it

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