L’Unione Europea ha annunciato provvedimenti a completamento dell’attuale direttiva quadro sul rumore

Bruxelles. Inquinamento acustico: in arrivo nuove disposizioni dall’Unione Europea per ridurre effetti rumore prodotto dai treni

Bruxelles. Inquinamento acustico: in arrivo nuove disposizioni dall’Unione Europea per ridurre effetti rumore prodotto dai treni

Nel nuovo testo sono previsti diversi provvedimenti, tra i quali incentivi per l’acquisto di materiale rotabile silenzioso, applicazione di nuovi sistemi di frenata, nonché l’istituzione del diritto di accesso differenziato in base all’impatto acustico

Nuova proposta di direttiva per ridurre gli effetti del rumore prodotto dai treni per completare l’attuale direttiva quadro. Il Parlamento europeo sollecita anche la Commissione a riservare più risorse economiche al trasporto sostenibile.

L’Unione Europea ha annunciato provvedimenti a completamento dell’attuale direttiva quadro sul rumore (n. 49/2002), nella quale è già previsto un piano di intervento per i principali assi ferroviari. Nel nuovo testo sono previsti diversi provvedimenti, tra i quali incentivi per l’acquisto di materiale rotabile silenzioso, applicazione di nuovi sistemi di frenata, nonché l’istituzione del diritto di accesso differenziato in base all’impatto acustico.

Sul fronte delle azioni anti-rumore, il Gruppo Ferrovie dello Stato ha già anticipato i tempi fissati dalle direttiveeuropee di oltre cinque anni con un Piano di Risanamento Acustico articolato su un periodo di quindici anni. Il costo del Piano, che prevede la costruzione di circa 3.500 km di barriere antirumore lungo la sede ferroviaria, è stimato in 6,8 miliardi di euro. Entro quest’anno, a conclusione del primo quadriennio di intervento, saranno realizzati circa 700 km di barriere insieme a 3.200 interventi diretti finestre nei pressi di edifici sensibili, come ospedali o asili.

Ai primi di settembre, il Parlamento europeo ha inoltre approvato una relazione per sollecitare la Commissione Trasporti a puntare sempre più su sistemi sostenibili, prevedendo di riservare almeno il 40 per cento delle risorse alle infrastrutture per il trasporto su rotaia. Manu Mich. – clickmobility.it

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