Un'offerta in netta crescita per il tpl romano anche se, in tema di mobilità – collettiva ed individuale -, L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune sottolinea "emerge una situazione complessiva non priva di criticità".
I dettagli sono quelli tratti dalla relazione annuale dell’Agenzia, giunta quest'anno alla quinta edizione. Un'analisi che, come di consueto, tocca tutti i
principali settori che compongono il complesso sistema dei servizi pubblici locali del Comune di Roma: servizi energetici, illuminazione pubblica, igiene urbana, servizi idrici, trasporto pubblico e politiche per la mobilità individuale.

Con riferimento al sistema della mobilità (collettiva e individuale) la situazione è critica, sia pure con elementi che sembrano testimoniare un significativo “sforzo” compiuto attraverso le politiche dell’offerta perseguite:
• l’offerta di tpl a Roma è certamente ampia in termini quantitativi e in crescita nel corso degli ultimi anni, sia come posti-km erogati che come copertura territoriale del servizio: rispetto al 2001 si registra un sensibile incremento in termini di vetture-km (+7,3%), a fronte di una leggera riduzione degli
autoveicoli privati (-2,5%).
• tuttavia il sistema romano resta caratterizzato da una fortissima incidenza nell’uso delle autovetture, con un tasso di motorizzazione di 70 veicoli ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 60, e un’incidenza delle autovetture sul totale degli spostamenti motorizzati che raggiunge il 65% rispetto al 60% delle altre grandi città; condizioni che determinano sia una perdita di efficienza in termini di tempi di percorrenza a causa dei fenomeni di congestione, sia rilevanti costi sociali (ambientali, sanitari, ecc.) che ricadono sull’intera collettività;
• le analisi comparative periodicamente condotte dalla Fondazione Civicum mostrano inoltre per le aziende che gestiscono il tpl romano una crescita costante dei costi unitari (+13,5%) rispetto ai ricavi unitari (+9,9%), con la conseguente riduzione del margine di copertura e il crescente fabbisogno di trasferimenti pubblici: i trasferimenti pubblici per unità di servizio offerto sono infatti aumentati in quattro anni di circa il 22%;
• emerge nel complesso l’esigenza di un deciso salto di qualità nella programmazione e organizzazione del servizio che consenta di conferire maggiore efficacia alla pur rilevante “quantità” dell’offerta messa in campo, ponendo particolare attenzione alle caratteristiche e localizzazione della domanda, all’ulteriore sviluppo dei sistemi informativi, nonché al tema dell’integrazione, sia tra Tpl e mezzi privati (anche sostenibili), sia tra le stesse modalità del Tpl e in particolare tra metropolitana e trasporto su gomma;
• l’Agenzia dispone oramai di una lunga serie di dati di monitoraggio per il servizio di metropolitana e di superficie:
– per quanto riguarda le linee A e B della metro, si sono registrati in questi anni degli andamenti non sempre univoci e costanti per gli indicatori di qualità erogata del servizio stabiliti dall’Agenzia: mentre per la sicurezza dell’utenza i valori si mantengono pressoché sempre al di sopra dello standard, scostamenti negativi si registrano invece per i due indicatori comfort dell’attesa (in maggior misura per la linea A) e qualità del viaggio;
– nel trasporto di superficie emerge con chiarezza come la diffusa sensazione di congestione degli autobus interessi in realtà circa il 6% del totale
delle corse effettuate, evidentemente concentrate su determinate linee e fasce orarie di maggior frequentazione.

per saperne di più…

il trasporto pubblico di linea

taxi, mobilità individuale e politiche di regolazione

relazione annualeManu Mich. – clickmobility.it