La Commissione impone i limiti in un blocco solo andando a ribaltare quanto deciso dalla Commissione Industria che aveva votato una soluzione più softDunque no a limiti graduali, sì alla proposta originaria della Commissione europea per una soglia massima di emissioni di 130 grammi per chilometro entro il 2012
Con 46 voti a favore e 19 contrari la Commissione Ambiente del Parlamento europeo vota il regolamento che conferma la riduzione delle emissioni del Co2 con ingresso in un unico blocco nel 2012.
Andando a ribaltare la decisione assunta della Commissione Industria, qualche settimana fa, il comparto Ambiente ridà forza L'introduzione dei nuovi limiti confermando L'obiettivo di ridurre le emissioni medie degli autoveicoli nuovi a non piu' di 130 grammi di anidride carbonica per chilometro entro il 2012, respingendo le proposte di rinvio al 2015 e di riduzione delle sanzioni a carico dei produttori di auto.
Dunque no a limiti graduali, sì invece alla proposta originaria della Commissione europea per una soglia massima di emissioni di 130 grammi per chilometro entro il 2012, più altri 10 grammi da misure di contenimento delle polveri di gomme e freni, efficienza dei carburanti e del sistema di condizionamento.
Respinta anche la proposta di abbassare le multe per chi non rispetta i limiti a 50 euro per ogni grammo in più al chilometro al di sopra della soglia consentita: anche in questo caso viene ripristinata la misura proposta dalla Commissione europea che prevede multe di 95 euro per ogni grammo in eccesso.
La commissione, inoltre, ha adottato un nuovo obiettivo di lungo termine, fissando a 95 grammi di anidride carbonica per chilometro il limite di emissioni consentito dal 2020 in poi.
Ai produttori auto sarebbe stato consentito di raggiungere l’obiettivo medio dei 130g/km attraverso tre meccanismi flessibili:
– una differenziazione degli obiettivi dei singoli
– produttori secondo il peso delle auto vendute (maggiore il peso, superiore l’obiettivo rispetto alla media dei 130g, e viceversa);
– un sistema di sanzioni gradualmente crescente, uguale per tutte le auto (da 20 euro per grammo di Co2/km di sforamento nel 2012 fino a 95 euro nel 2015, per tutte le auto vendute del produttore);
– uno scambio dei permessi di emissione fra i produttori virtuosi e quelli inadempienti nel rispetto dell’obiettivo loro assegnato (cosiddetto pooling).
Per il WWF "questo è un passo verso il futuro che il Parlamento Europeo ha voluto compiere che sottolinea come sia pesante il ruolo che il settore auto gioca sull’emissioni di gas serra: i trasporti sono, infatti, responsabili del 21% di tutte le emissioni di gas serra nell’Unione Europea a 15 (ad esclusione dei settori del trasporto aereo internazionale e marittimo), mentre i trasporti su strada contribuiscono per il 93% alle emissioni complessive per settore. La notizia però mette anche in luce L'arretratezza delL'azione intrapresa dal Governo italiano, proprio in questi giorni a Bruxelles, per cercare di ottenere scappatoie consistenti sul pacchetto di provvedimenti UE su "Clima ed Energia" che puntano a una consistente riduzione delle emissioni entro il 2020".Manu Mich. – clickmobility.it