“Spesso il Comune ha dovuto attingere alle proprie casse per far fronte alla grave situazione economica dell’Atam, così come avvenuto qualche mese addietro per tamponare la problematica scaturita dalla mancata erogazione dei contributi previsti da una legge regionale e destinati alla copertura del deficit delle aziende di tpl per il decennio 87/96”
Ancora disagi per i dipendenti dell’Atam.
“Una grave situazione che perdura da tempo, a causa del debito regionale nei confronti dell’azienda. Senza la corresponsione di quest’ultimi dunque non sussistono le condizioni idonee a pagare le spettanze dei lavoratori. Dipendenti che hanno deciso di attuare una protesta affinché si potesse dar seguito ai pagamenti”.
Ad analizzare gli ultimi sviluppi della vicenda Atam, i capigruppo di maggioranza in consiglio comunale: Mpa, An, Fi, Alleanza per Scopelliti, Area dello Stretto, Reggio Futura, Dc per l’autonomia, Cdc, Udc Popolari liberali (verso il Pdl) e Pri.
“Spesso l’amministrazione di Palazzo San Giorgio – proseguono i capigruppo – ha dovuto attingere alle proprie casse per far fronte alla grave situazione economica dell’Atam, così come avvenuto qualche mese addietro per tamponare la problematica che è scaturita dalla mancata erogazione dei contributi previsti da una legge regionale e destinati alla copertura del deficit delle aziende di trasporto per il decennio 87/96”.
L’azienda reggina, a fronte di una richiesta di deficit di bilancio attestata sugli oltre 5 milioni di euro, come ha ricordato l’assessore alla viabilità Amedeo Canale, ottenne solo 315.000 euro (mentre le risorse erogate a tutte le aziende calabresi ammontavano a circa 125 milioni) evidentemente non sufficienti a coprire i fabbisogni e proseguire nel rilancio e nell’innovazione che hanno caratterizzato l’Atam tramite investimenti mirati provenienti però solo dai bilanci comunali.
“I disagi – sottolineano i capigruppo di maggioranza – si sono riproposti puntuali nel mese di agosto: questo nonostante le rassicurazioni giunte più volte dal fronte regionale ed anche dopo una riunione tecnica tenuta in Prefettura in cui era stato stilato un crono – programma per riesaminare, tramite il Nucleo di Valutazione Regionale, la posizione dell’azienda sull’erogazione dei finanziamenti dovuti. In tutto quest’arco temporale i dipendenti hanno sempre, a fronte delle enormi difficoltà, mantenuto gli standard qualitativi del servizio, non alimentando ulteriori proteste e dimostrando responsabilità nei confronti del territorio, ad oggi. Oltre alla forte crisi di liquidità, ci troviamo a dover fronteggiare un’emergenza che riguarda l’intera comunità: il blocco del trasporto pubblico.
Da parte nostra, come amministratori, così come in passato (basti pensare ai consigli comunali convocati ad hoc ed all’impegno finanziario) continuiamo ad essere vicini all’azienda ed ai lavoratori che rappresentano 350 famiglie del nostro territorio, ma è necessario che dopo tre anni cioè da quando, nel 2005, i vertici aziendali dell’Atam hanno denunciato la crisi, la regione concretizzi l’assunzione dell’impegno preso con i dipendenti. Soprattutto auspichiamo, basandoci su una telefonata intercorsa tra l’amministratore unico Demetrio Arena e l’assessore regionale al Bilancio Demetrio Naccari, in cui quest’ultimo ha fornito ulteriori garanzie per il futuro, che gli esponenti reggini a Palazzo Campanella possano fare davvero quadrato sulla vicenda e guardare al di là degli schieramenti politici per perseguire il bene comune della nostra Città, soprattutto dopo la disparità di trattamento in termini di fondi assegnati riservata a Reggio rispetto alle altre realtà calabresi.
Un invito, dunque, alla collaborazione per il raggiungimento di traguardi importanti e per la tutela degli interessi reggini, se si considera anche la riunione del nucleo Atam che si terrà domani mattina a Roma, dalla quale vertenza dipenderà il futuro di una importante realtà reggina e dei suoi lavoratori, nonché di un servizio essenziale per la cittadinanza”. Manu Mich. – clickmobility.it