Cattaneo: “La situazione del tpl, e in particolare quella del servizio ferroviario è grave: non possiamo continuare a prenderci le colpe di un sistema che ci vede impotenti”Borioli: “Dobbiamo ridiscutere con il Governo la delega sul trasporto ferroviario. Sono cambiate le condizioni di mercato, ma non sono mai state aggiornate quelle economiche”
Le Regioni minacciano di restituire al governo la delega al trasporto pubblico locale se non verranno ripristinate le risorse necessarie.
L'ordine del giorno c'era la richiesta di rassicurazioni sulla conferma delle risorse per il trasporto pubblico locale ed in particolare per le ferrovie: 330 milioni di euro su base annua e nessuna soppressione dei servizi esistenti.
"In realtà – ha spiegato L'assessore marchiagiano ai Trasporti Pietro Marcolini – in base ai servizi di catalogo servirebbero addirittura 500 milioni. In ogni caso la riunione é stata per certi versi drammatica. Di fronte alle rimostranze delle Regioni il Ministro ha fatto rispondere L'ad di Trenitalia Mauro Moretti che ha dipinto uno scenario disastroso in relazione alla sua azienda. Il capitale sociale nazionale di 800 milioni di euro. L'azienda – ha aggiunto ancora L'assessore – versa in condizioni economiche gravissime e stando ai loro conti ci sarebbe bisogno di un aumento delle tariffe di almeno il 50% per poter tornare in pareggio e garantire i servizi. In pratica il senso del messaggio é stato: o pagate o smantelliamo. Tutte le Regioni di centrodestra e di centrosinistra sono intervenute ed abbiamo deciso in modo unanime, che se queste premesse saranno riconfermate in Finanziaria, le Regioni rimetteranno la delega sul tpl al Governo".
Dalle Regioni è arrivata una voce univoca come confermano le dichiarazioni degli assessori regionali ai Trasporti.
"O si dà una risposta alla drammatica situazione del finanziamento del trasporto pubblico locale o siamo pronti a restituire al Governo le deleghe in una materia che ci è stata assegnata con le leggi Bassanini. Non si possono gestire competenze se non vengono assegnate le risorse corrispettive".
L'aut-aut è stato lanciato dL'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, per sé e per i colleghi delle altre Regioni.
"La situazione del trasporto pubblico locale, e in particolare quella del servizio ferroviario – ha spiegato Cattaneo – è grave: non possiamo continuare a prenderci le colpe di un sistema che ci vede impotenti".
Le prospettive delineate dal Gruppo FS durante L'incontro sono state definite "allarmanti" dL'assessore Cattaneo, che ha paragonato quel che si prepara a fare FS in Lombardia a quanto ha fatto Alitalia a marzo scorso a Malpensa, quando la compagnia di bandiera ha drasticamente tagliato i propri voli. Il rischio è quello di giungere al paradosso di vedere ridotti i servizi per i pendolari in occasione delL'inaugurazione imminente delL'Alta Velocità sulla linea Milano-Bologna. "FS spiega questo con ragioni di costo aziendale comprensibili, ma non accettabili – ha sottolineato Cattaneo, secondo il quale – se FS vuole tagliare i servizi lo faccia, ma se ne assuma la responsabilità. Ci vengono chiesti 80 milioni di euro in più L'anno per garantire il servizio con lo stesso livello qualitativo e senza un treno in più e ulteriori 70 milioni per potenziare il servizio".
Per dare L'idea delL'assurdità e della impraticabilità delle richieste, oltre che della drammaticità della situazione, ha concluso Cattaneo "se anche tagliassimo, come ci hanno proposto, dieci linee cosiddette minori e tutti i treni i sabati e le domeniche risparmieremmo 50 milioni di euro. Bisogna invece trovare le risorse necessarie non solo per mantenere i servizi, ma per potenziarli, perché è di questo che abbiamo bisogno.
Abbiamo consegnato molte infrastrutture che oggi rischiano di non portare nessun miglioramento per i nostri pendolari. E noi siamo certamente dalla loro parte in questa battaglia".
L'assessore regionale ai Trasporti del Piemonte Daniele Borioli mette in chiaro che con il Governo si dovrà ridiscutere la delega sul trasporto ferroviario "Sono cambiate le condizioni di mercato, ma non sono mai state aggiornate quelle economiche con le quali le Regioni esercitano, per delega, la gestione del trasporto regionale".
"Certo le premesse non sono le migliori – spiega Borioli – il Governo, nonostante la cortesia con cui é stato convocato il tavolo, non sembra ancora rendersi conto della gravità del problema. Dal Ministro abbiamo ottenuto un impegno politico, ma nessuna garanzia. Se L'esecutivo non garantirà in modo strutturale nuove e aggiuntive risorse al trasporto ferroviario, non solo non potremo sviluppare i servizi per i pendolari, ma ci troveremmo di fronte a un vero e proprio colpo mortale ai servizi di trasporto universale".
La riunione é stata sospesa per impegni del Ministro mentre le Regioni hanno partecipato ad una serie di incontri tecnici.
"Quello che e' emerso é che ancora siamo in alto mare – ha sottolineato L'assessore Marcolini -. Non c'e' nulla di deciso neanche in merito ad eventuali tagli. Abbiamo quindi chiesto L'istituzione di un tavolo di confronto permanente e abbiamo fatto inserire la questione L'odg della Conferenza Stato – Regioni con i presidenti delle Regioni – prevista per oggi -".Manu Mich. – clickmobility.it