Ancora da risolvere alcune problematiche legate alla divisione delle deleghe e alla territorialità delle due realtà rispetto alla nuova Newco

Milano. Fusione Atm-Gtt: oggi incontro decisivo fra i vertici delle due aziende

Milano. Fusione Atm-Gtt: oggi incontro decisivo fra i vertici delle due aziende

Manager e advisor predisporranno i documenti trovando una soluzione di compromesso fra le parti per arrivare ad una fusione alla pari, che non scontenti le partil'operazione percorribile attraverso la nascita di una finanziaria, dove troverebbero spazio le azioni dei Comuni, con controllo sulla Newco

E' previsto per oggi L'incontro decisivo fra i vertici di Atm e Gtt sulla strada della fusione fra le due realtà.
La decisione finale sarà poi ad appannagio dei Comuni, azionisti di riferimento, che dovranno formalizzare L'accordo alla pari fra le due realtà, accordo predisposto da manager e advisor di Atm e Gtt.

Oggi il confronto avverrà alla presenza del presidente e amministratore delegato di Atm, Elio Catania, del presidente di Gtt, Giancarlo Guiati, delL'ad di Gtt Tommaso Panero, e del direttore generale, Giambattista Razelli.
A loro spetta il compito di predisporre i documenti trovando una soluzione di compromesso fra le parti, insomma quel che si potrà definire un modello di fusione alla pari, passando attraverso una gestione che possa soddisfare entrambe le parti. Operazione percorribile attraverso la definizione di una finanziara, dove troverebbero spazio le azioni dei Comuni, con controllo sulla Newco.

Restano ancora sul tappeto, da definire, alcune scelte.
Ad esempio quella relativa alla divisione delle deleghe  tra il presidente del nuovo gruppo, che si presume sarà di nomina torinese, e l´amministratore delegato, probabilmente scelto in capo L'Atm.
Al primo, oltre all´indirizzo e alla verifica, Gtt vorrebbe fosse affidato anche un potere di controllo.
Sul versante milanese, dai primi ragguagli in merito, sembra farsi strada L'ipotesi che i lombardi potranno contare su di un consigliere di amministrazione in più, questo in forza del fatto che  il controllo alla pari verrà garantito dalla finanziaria che nominerà quattro persone. Il quinto consigliere dovrebbe essere indicato direttamente da Milano – naturalmente con gradimento da parte del versante torinese –  in forza del riconosciuto maggior peso di Atm – si tratta di un circa 30% in quote.
Le decisioni sarebbero così prese con una maggioranza a quattro/quinti.

Da risolvere anche il problema di diretta derivazione dalle società territoriali, in pratica le realtà del futuro di stanza sul territorio milanese e torinese, ma direttamente dipendenti dal gruppo che andrà a costituirsi.
Su questo punto non sembra esserci ancora il pieno accordo.
Milano infatti sembra propende per un'autonomia delle aziende ridotta al solo servizio, con consigli di amministrazione locali composti da funzionari dipendenti delle società – tre membri più un direttore generale.
Sul versante torinese questa proposta non convince più di tanto. Torino infatti sembra propendere per la ricerca di una maggiore autonomia della realtà locale nei confronti della Newco.Manu Mich. – clickmobility.it

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