L’ANAV Sicilia chiede a Governatore e vice presidente della Regione di intervenire per sbloccare gli atti amministrativi necessari presso l’assessorato Bilancio

Palermo. Tpl: la Regione non paga, le banche chiudono i crediti, L'Anav protesta

Palermo. Tpl: la Regione non paga, le banche chiudono i crediti, L'Anav protesta

“Complessivamente la Regione deve alle imprese 98 milioni di euro. Credito che, secondo le ultime dichiarazioni, non appare esigibile, in quanto non si vorrebbe sforare il patto di stabilità, mentre le banche, a causa della crisi finanziaria internazionale, hanno chiesto alle aziende di rientrare subito dalle scoperture”

E' Anav Sicilia a snocciolare le cifre di una difficoltà che assedia in maniera sempre più consistente il tpl.

La Regione siciliana ha deciso di non erogare alle aziende private di autolinee 50 milioni di euro per il quarto trimestre 2008. Ciò si aggiunge al fatto che la Regione ha trattenuto per sé, senza trasferirli alle aziende, 35 milioni di euro corrisposti dallo Stato come cofinanziamento di legge per il rinnovo del contratto di lavoro degli autoferrotranvieri degli anni 2005, 2006 e 2007.
Le aziende vantano, inoltre, un credito di 3 milioni di euro quale contributo per la libera circolazione delle Forze dell’ordine sulle linee regionali per il 2007, e un credito di 10 milioni di euro quale conguaglio dei contributi di esercizio per il 2006 e il 2007.

"A conti fatti complessivamente la Regione, pur in presenza della totale copertura finanziaria, deve alle imprese 98 milioni di euro – sottolinea Anav Sicilia -. Credito che al momento, secondo le ultime dichiarazioni, non appare esigibile, in quanto non si vorrebbe sforare il patto di stabilità, mentre le banche, a causa della crisi finanziaria internazionale, hanno chiesto alle aziende di rientrare subito dalle scoperture".

L’ANAV Sicilia chiede al Governatore ed al vice presidente della Regione di intervenire immediatamente per sbloccare gli atti amministrativi necessari presso l’assessorato Bilancio.
"In questo modo un sistema sano di 90 aziende private e 2 mila dipendenti, che da più di 80 anni garantisce giornalmente oltre 500 collegamenti e trasporta più di 500 mila passeggeri al giorno, viene messo in gravissima difficoltà finanziaria, a differenza delle società pubbliche di tutti i settori che, godendo delle garanzie comunali e regionali, quanto meno possono ancora beneficiare del credito bancario".

L’Anav Sicilia, pertanto, chiede l’immediato pagamento delle spettanze alle imprese. A supporto di questa richiesta, l’associazione annuncia che a breve le aziende saranno costrette a ridurre i programmi di esercizio al fine di contenere i costi di trazione per poter più a lungo gestire le ultime risorse finanziarie ancora disponibili. Le aziende si scusano anticipatamente con l’utenza per i disagi che saranno costrette ad arrecare.

"In assenza di un doveroso intervento della Regione morosa, a tutela delle imprese creditrici, si rischia di smantellare il sistema privato siciliano dei trasporti in prossimità del rinnovo dei contratti di esercizio, scadenza alla quale le aziende non devono giungere in crisi di liquidità, pena l’estromissione dalle gare a fin troppo facile vantaggio della concorrenza straniera che, a differenza degli operatori siciliani, baderebbe solo al profitto a scapito delle garanzie per le fasce deboli e per i livelli occupazionali". Manu Mich. – clickmobility.it

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