L’accordo firmato da Ferrovie dello Stato, SNCF (Francia),B Holding (Belgio) e CFL (Lussemburgo)A confronto sui temi sociali il Gruppo FS, le ferrovie europee e le istituzioni locali
Più solidarietà nelle stazioni ferroviarie per una maggiore sicurezza nelle nostre città.
A esserne convinti sono le amministrazioni locali, le associazioni di volontariato e le Ferrovie dello Stato che, insieme alle ferrovie di Francia, Belgio e Lussemburgo, hanno firmato ieri la “Carta Europea per lo Sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni”: una mappa di interventi per il recupero dell’emarginazione sociale.
La firma dell’accordo è avvenuta alla presenza dell’amministratore delegato di FS, Mauro Moretti, del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del presidente della Provincia Nicola Zingaretti.
Questi i punti programmatici della Carta Europea:
– una programmazione degli interventi sociali in stazione con le istituzioni locali, le forze di pubblica sicurezza e le associazioni di volontariato interessate;
– un costante monitoraggio del fenomeno, attraverso analisi e ricerche, e la condivisione dei risultati;
– lo sviluppo degli strumenti di indirizzo e gestione del disagio sociale nelle stazioni;
– una adeguata formazione del personale di stazione;
– la creazione di un sito web dedicato.
Alla base dell’accordo l’esigenza, condivisa da tutte le imprese di trasporto firmatarie – FS (Italia), SNCF (Francia), B Holding (Belgio) e CFL (Lussemburgo) – di coniugare le politiche di security con quelle di solidarietà sociale. Una politica sociale integrata, in grado di fornire risposte concrete, individuare strutture di accoglienza idonee per un reale processo di recupero, finalizzata a fare delle stazioni luoghi sempre più sicuri e accoglienti e contribuire alla sicurezza delle nostre città.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato è impegnato in tal senso già dal 2002, quando, precorrendo i tempi, in collaborazione con gli Enti locali e le associazioni di Volontariato e del Terzo settore, ha istituito nelle principali stazioni d’Italia gli Help Center, centri di prima accoglienza e orientamento.
L’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà (www.onds.it), nato in collaborazione con l’ANCI e oggi punto di riferimento insostituibile per chi si muove in questo delicato settore, ne coordina le attività.
La rete di coordinamento europeo nata è destinata a fronteggiare un fenomeno che solo in Italia interessa circa 90mila persone l’anno e dal quale dipende il decoro e la vivibilità nelle stazioni, oltre che una maggiore sicurezza delle nostre città.
“Servizi, solidarietà e sicurezza. E’ questa la nostra bussola nella gestione delle stazioni” ha spiegato L'ad di Fs Mauro Moretti.
“Nelle stazioni il recupero delle situazioni disagiate rappresenta un grande segno di come si manifesta la responsabilità sociale delle imprese ferroviarie. Se da un lato lo sviluppo commerciale nei terminal ferroviari è importante, altrettanto fondamentale diventa l’attenzione verso gli emarginati e verso chi rischia di dover scegliere la strada dell’autoemarginazione sfociando spesso nella criminalità. La solidarietà, quindi, non può e non deve mancare anche se deve essere assicurata in un contesto di sicurezza”.
Su questo aspetto Moretti ha precisato che il Gruppo FS è già da tempo intervenuto con investimenti di 500 milioni di euro. “Non a caso – ha detto – entro aprile 2009 saranno consegnate tre grandi stazioni. Milano Centrale, Porta Nuova e Napoli Centrale rappresentano in questo quadro, insieme alla nascita delle stazioni AV nei prossimi anni, un nuovo passo in avanti grazie alla creazione di veri spazi sociali che si avvalgono di un reticolo tra le associazioni e gli altri soggetti coinvolti in tal senso, avvalendosi della collaborazione delle Polizia Ferrovia che ha compreso come gli interventi di prevenzione, oltre il perseguimento di atti illeciti, sia importanti per muoversi verso questa direzione dove sono coinvolte regioni ed istituzioni”.
Carta Europea – Per lo sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni
Rapporto 2008 ONDS Manu Mich. – clickmobility.it