Secondo l’Autorità gli impegni presentati risultano idonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali messe in luce nel provvedimento di avvio, perché permetteranno alle imprese concorrenti di Trenitalia una transizione più celere e meno onerosa verso il sistema di circolazione a macchinista unico
Entro 30 giorni le imprese ferroviarie concorrenti potranno scegliere se accettare un rimborso forfetario per 5,7 milioni di euro rinunciando al contenzioso, oppure, in alternativa, ottenere da RFI la fornitura, a titolo gratuito, di contributi di natura tecnica e di servizi di ingegneria per arrivare alla circolazione a macchinista unico. La seconda opzione vale 5 milioni di euro e non prevede transazioni.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di accettare, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati da FS e RFI, per chiudere, senza accertamento dell’infrazione, l’istruttoria avviata il 18 settembre 2007. Il provvedimento di avvio ipotizzava che FS e RFI avessero posto in essere una strategia volta ad aumentare i costi di accesso al mercato della fornitura di servizi di trazione ferroviaria per il trasporto di merci ai danni delle imprese ferroviarie concorrenti di Trenitalia (controllata da FS). RFI, infatti, dal 2004, non aveva più riconosciuto lo sconto (denominato “K2”) sul canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria. Questo sconto era diretto a compensare i maggiori costi per le imprese ferroviarie dovuti all’arretratezza tecnologica della rete e alle insufficienze regolamentari che non consentono l’utilizzo di un unico macchinista. Rfi aveva invece chiesto il pagamento del canone pieno, minacciando la risoluzione dei contratti.
In particolare gli impegni offriranno alle imprese ferroviarie interessate allo sconto K2 negli anni 2004-2007 la possibilità di optare, entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento, deliberato il 13 novembre 2008:
1) per un indennizzo diretto pari a un ammontare forfetario di 5,7 milioni di euro, condizionato alla rinuncia al contenzioso verso RFI in materia di K2, (Opzione 1);
2) oppure, in alternativa, per la fornitura a titolo gratuito, da parte di RFI, di contributi di natura tecnica e di servizi di ingegneria finalizzati all’omologazione di rotabili “teste di serie” per la circolazione con macchinista unico. RFI pagherà inoltre la penale eventualmente a carico delle imprese ferroviarie qualora queste recedessero dal contratto stipulato con altre aziende per servizi analoghi a quelli forniti a titolo gratuito da RFI, oltre ai corrispettivi per i servizi contrattuali già ricevuti dalle imprese ferroviarie in esecuzione di eventuali contratti. Il tutto, fino a concorrenza di un valore pari a 5 milioni di euro e senza rinuncia al contenzioso (Opzione 2).
Ad entrambe le soluzioni, di indennizzo forfetario o di fornitura/rimborso di servizi di ingegneria, che potranno essere alternativamente scelte dalle stesse imprese ferroviarie interessate, si aggiunge in ogni caso l’impegno, da parte del gruppo FS, di cedere alle imprese ferroviarie richiedenti una quota dei propri ordini di dispositivi SSB (sotto-sistema di bordo), quantificata sino ad un massimo di 210 rotabili, oltre ad una modifica del Prospetto Informativo della Rete.
Secondo l’Autorità gli impegni presentati risultano idonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali messe in luce nel provvedimento di avvio, perché permetteranno alle imprese concorrenti di Trenitalia una transizione più celere e meno onerosa verso il sistema di circolazione a macchinista unico. Questo sistema, con i suoi minori costi di personale, consentirà loro di competere efficacemente nella fornitura dei servizi di trazione ferroviaria.Manu Mich. – clickmobility.it