Obiettivi puntati su nuove tecnologie, esenzioni fiscali, incentivi e congestion chargeIl Parlamento europeo approva la relazione di Gabriele Albertini sostenendo che una mobilità garantita, sicura ed abbordabile costituisce “un requisito fondamentale del nostro stile di vita”
Nuove tecnologie, esenzioni fiscali, tassazione in funzione delle emissioni o dei consumi, incentivi alla rottamazione e pedaggi per ridurre la congestione urbana e incentivare mezzi alternativi. E' questa la ricetta del Parlamento per un trasporto urbano più sostenibile. Ma L'inquinamento da trasporti va anche affrontato con più investimenti nelle infrastrutture e nella R&S, la revisione delL'Eurobollo, la promozione delle ferrovie e quote di emissione per gli aerei e, se del caso, per le navi.
Approvando con 539 voti favorevoli, 78 contrari e 25 astensioni la relazione di Gabriele Albertini (PPE/DE, IT), il Parlamento osserva anzitutto che circa 1/3 del consumo totale di energia nella UE-25 è legato al settore dei trasporti (escluso quello marittimo e le pipelines), mentre il trasporto su strada, con L'83%, è la modalità che assorbe la maggior quantità di energia. Il settore, inoltre, è responsabile per il 70% della domanda di petrolio nella UE-25 e dipende per il 97% da combustibili fossili, mentre solo il restante 2% proviene da energia elettrica («di cui buona parte generata da centrali nucleari») e L'1% da biocombustibili.
Nel sottolineare L'importanza del settore dei trasporti per L'occupazione, la crescita e L'innovazione, il Parlamento sostiene che una mobilità garantita, sicura ed abbordabile «costituisca un requisito fondamentale del nostro stile di vita». Considerando prioritarie le esigenze di una mobilità sostenibile da un punto di vista ambientale, ritiene quindi che ci si possa aspettare L'adesione dei cittadini a «misure che garantiscano tale mobilità a lungo termine». Si dice quindi convinto che «solo un'adeguata combinazione di diverse misure possa mitigare gli effetti negativi dei singoli interventi contribuendo nel contempo a favorirne L'accettabilità da parte dei cittadini».
Questo policy mix dovrebbe contemplare gli sviluppi tecnologici (misure per L'efficienza energetica, nuovi standard per motori e combustibili, nuove tecnologie e combustibili alternativi), strumenti di mercato (tasse/tariffazione basate sulL'impatto ambientale o sulla congestione, incentivi fiscali, sistema di scambio di emissioni calibrati sui diversi modi di trasporto), come anche misure di accompagna- mento per ottimizzare L'utilizzo dei mezzi di trasporto e delle infrastrutture e per promuovere un cambiamento nelle abitudini delle imprese e dei cittadini.
L'azione delL'UE e degli Stati membri, inoltre, andrebbe concentrata sui settori del sistema più determinanti: aree metropolitane e urbane congestionate, i principali corridoi commerciali interurbani europei e le zone sensibili dal punto di vista ambientale (la regione alpina, il Mar Baltico, ecc.). A quest'ultimo proposito, accogliendo un emendamento dei Verdi, il Parlamento sottolinea che devono essere adottate tempestivamente concrete misure per la promozione del trasporto sostenibile nelle regioni montane sensibili e in zone densamente popolate tramite la ratifica del protocollo sui trasporti della Convenzione delle Alpi.
La Commissione e gli Stati membri sono inoltre invitati a investire di più nella ricerca nel settore dei trasporti per permettere lo sviluppo di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e che favoriscano la riduzione delle emissioni di CO2. Al riguardo, il Parlamento chiede che, nelL'ambito della revisione 2009 del quadro finanziario pluriennale, la Commissione aumenti «in modo significativo» lo sforzo finanziario complessivo a favore della R&S nei settori delL'ambiente, delL'energia e dei trasporti.Misure fiscali per promuovere auto meno inquinanti
I deputati ritengono che, per promuovere veicoli con bassi livelli di consumi e emissioni, è anche importante ricorrere a strumenti di mercato. Tra questi citano: esenzioni fiscali, riforma delle tasse automobilistiche in base alle emissioni inquinanti e L'efficienza dal punto di vista del consumo di carburante nonché incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti e per L'acquisto di nuove auto a basse emissioni. Queste «importanti misure», a loro parere, «contribuirebbero, nel contempo, ad ammortizzare L'onere, per i costruttori automobilistici, di rispettare gli obblighi imposti dal nuovo quadro legislativo». Esortano quindi il Consiglio e gli Stati membri a procedere in tal senso.Congestion charge contro il traffico in città
Il Parlamento sottolinea che il traffico urbano genera il 40% delle emissioni di CO2 e il 70% delle altre emissioni inquinanti prodotte dagli autoveicoli, mentre la congestione stradale, soprattutto nelle aree metropolitane, «costa all’UE circa l’1% del PIL». Il problema della congestione urbana deve quindi essere affrontato «in modo più ambizioso», nel rispetto della sussidiarietà, attraverso una strategia di coordinamento a livello europeo. Sottolinea, peraltro, che occorre migliorare L'informazione dei consumatori e intensificare le campagne di educazione e di promozione di nuovi comportamenti in favore dei mezzi o modelli di trasporto più sostenibili.Persuasi che le aree urbane offrano potenziali economicamente ragionevoli per ulteriori politiche volte a incentivare il trasporto pubblico, gli spostamenti a piedi e in bicicletta, i deputati invitano la Commissione e gli Stati membri ad analizzare il modo in cui le infrastrutture di trasporto e le relative tariffe incidono sullo sviluppo urbano e sulla futura domanda di servizi di trasporto. In tale contesto, ritengono fondamentale investire sulL'innovazione tecnologica (maggiore impiego dei sistemi di trasporto intelligenti) e su un migliore sfruttamento delle infrastrutture esistenti con misure di gestione della domanda quali la tariffazione – congestion charge (tassa per L'ingombro della strada, ndr) e road pricing (pedaggi per L'ingresso nei centri urbani, ndr). Vanno poi promosse soluzioni innovative per ottimizzare L'integrazione del flusso urbano di merci e misure come il car sharing (condivisione delL'auto) o il car pooling (uso comune). Ma sono anche necessarie disposizioni per consentire il lavoro a domicilio.
Il Parlamento chiede al Consiglio e agli Stati membri di intensificare gli investimenti nelle infrastrutture e nei sistemi di trasporto intelligenti (STI). Insiste poi affinché la Commissione presenti, al più tardi entro il giugno 2008, «un modello generalmente applicabile, trasparente e comprensibile» per la valutazione dei costi esterni di tutti i modi di trasporto, «destinato a servire come base per il futuro calcolo degli oneri corrisposti per L'uso delle infrastrutture». Questa iniziativa, inoltre, deve essere accompagnata da proposte legislative, «a cominciare dalla revisione della direttiva sulL'Eurobollo». D'altra parte, esorta la Commissione a sviluppare quanto prima un piano di azione per la logistica del trasporto merci in Europa.
Promuovere il trasporto ferroviario, per merci e persone
Il Parlamento ritiene che il trasporto ferroviario è quello a più basso consumo di energia o emissioni di CO2 ed ha un potenziale importante da sviluppare sia nella logistica del trasporto merci sia per il trasporto passeggeri nelle tratte di media-corta distanza. L'Aula, peraltro, ha soppresso la parte che individuava nelL'uso del nucleare come fonte d'energia elettrica il basso livello di emissioni di questo mezzo di trasporto. Per i deputati, occorre inoltre realizzare quanto prima il completamento di uno “spazio unico” ferroviario europeo, procedere verso la realizzazione di un sistema europeo unico di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) e verso soluzioni interoperabili, nonché migliorare le prestazioni e la qualità del servizio.
Manu Mich. – clickmobility.it