Bassa produttività, una politica miope e scelte di campanile che rischiano di non portare troppo lontano, regole e risorse certe fra gli argomenti oggetto di confronto Panettoni: “Sono soddisfatto della platea così ampia riunita nei tre giorni di lavori del convegno nazionale”
Si sono interrogate su aspetti quali la necessità di fornire un servizio soddisfacente, hanno messo sul piatto i principali problemi cercando soluzioni ad hoc.
Le aziende del tpl italiano hanno chiuso la tre giorni del convegno nazionale Asstra, di scena a Genova, consce della grande attenzione che sta riscuotendo la mobilità in Italia.
"Grande attenzione ed al contempo grande difficoltà nel fare diventare il problema del trasporto, e più in generale della mobilità, uno dei primi problemi nelL'agenda del governo e degli enti pubblici – ha sottolineato Marcello Panettoni, presidente Asstra -".
Regole e risorse certe sono la ricetta per ridare fiato ad un settore asfittico, spiegano L'unisono.
"Il lavoro fatto negli ultimi due anni al tavolo di concertazione sul settore dei trasporti avviato a Palazzo Chigi – spiega Nicola Biscotti, presidente di Anav – è stato di grande rilevanza e dobbiamo tornare a lavorare di concerto alle altre realtà. L'ultima Finanziaria ha messo in evidenza un primo risultato positivo in fatto di risorse per il tpl, ma siamo bloccati sulla parte legislativa. Il rischio però è che non si arrivi L'esigibilità delle risorse da parte delle Regioni. Per il futuro dobbiamo attualizzare il decreto Burlando 422/97, ragionando tutti insieme, realtà pubbliche, private, sindacati, governo, enti locali puntando a strategie di settore, che portino ad un sistema industriale. Il recupero della produttività è un elemento determinante così come fare sinergia. Nel nostro settore facciamo tutto, tutti, e lo facciamo non sempre bene, quindi dovremo cercare di fare una cosa specifica al meglio".
Bassa produttività, una politica miope e scelte di campanile che rischiano di non portare troppo lontano.
Così dipinge il sistema del trasporto locale Mauro Moretti, amministratore delegato di Fs.
"Nel tpl non sono purtroppo rari i casi in cui si tiene tutto separato, duplicando i servizi, rimarcando i confini, ma non è certo questa la politica giusta, occorrono scelte integrate e serie, le risorse disponibili per il tpl sono quelle che sono e chi si occupa di tpl è in un vero e proprio sistema a vasi comunicanti. Altro aspetto da tenere nella giusta considerazione quello delle tariffe, in Italia mediamente basse, 1/4 delle tariffe europee. La produttività è bassa e a macchia di leopardo, di grande interesse ed estremamente produttivo è invece il mercato a lunga concorrenza al quale Fs si sta interessando sistematicamente".
Bassa produttività, parchi rotabili vecchi e inadeguati caratterizzano il sistema italiano del tpl "Sono stato chiaro, se non arrivano ulteriori risorse taglio i servizi del 25%, non vedo altre soluzioni – sostiene in maniera chiara Moretti -. E poi occorre una liberalizzazione seria. Guardiamo L'Europa? Ebbene facciamolo in maniera costruttiva. Sarkozy ha detto alle ferrovie che devono fare il 50% del fatturato fuori dai confini francesi. Se non si va verso un efficientamento del sistema non si va da nessuna parte. Ed ancora in fatto d'Europa: quali sono gli obiettivi europei che dobbiamo considerare? Ebbene intuiti quelli avremo la piattaforma dalla quale partire".
Fra gli elementi mancanti per un futuro positivo del settore trasportistico ci sono la progettualità d'insieme ed una politica tariffaria chiara. A confermarlo durante il suo intervento al convegno Asstra é Maurizio Longo, segretario nazionale CNA.
Al contratto di lavoro che riduca gli sprechi guarda invece Ambrogio Benaglio, Ad di Arriva Italia. "In Italia, purtroppo, si è radicato un livello culturale che sostiene la gratuità dei servizi di tpl: visto che si tratta di un servizio sociale non deve costare nulla. Non è così e su questo aspetto ci deve essere un'inversione di tendenza di 360 gradi".
Di lobby, da farsi necessariamente nel settore del trasporto, ha parlato invece Raffaele Morese, presidente di Confservizi "Non dobbiamo procedere ognuno per i fatti propri, dobbiamo muoverci secondo una logica di squadra e fare in modo che il sistema delle risorse diventi una sorta di spirale virtuosa".
"La necessità di procedere verso una politica di liberalizzazione seria deve essere un elemento determinante – prosegue Morese -. Con il governo precedente si è fatto un bel lavoro di lobby, speriamo di poter procedere su quella strada. Le gare? Non risolvono il problema: sono importanti elementi quali L'efficienza. Il contratto? Anche quello è uno strumento per aumentare L' efficienza. La piattaforma unitaria presentata dai sindacati è il massimo del corporativismo. Non si può arrivare ad un'unificazione del contratto che porti ad ulteriori costi, questo deve essere detto chiaramente".
Al ruolo delle Regioni ha dedicato spazio il presidente Panettoni nel chiudere la tre giorni di confronto, dichiarandosi soddisfatto della platea così ampia riunita durante i lavori del convegno nazionale.
"L'importanza delle Regioni è determinante nel nostro mondo in fatto di risorse ma anche di pianificazione dei trasporti. Sarà determinante per il futuro il momento in cui le tariffe del tpl non verranno più decise dL'amministrazione comunale. Decisamente importante arrivare ad un'indicizzazione delle tariffe".Manu Mich. – clickmobility.it