Infrastrutture e mobilità su ferro in Toscana, la comunicazione dell’assessore ai Trasporti Conti

Firenze. Alta velocità e Alta capacità, obiettivo 500mila viaggiatori al giorno sulla rete ferroviaria regionale nel 20

Firenze. Alta velocità e Alta capacità, obiettivo 500mila viaggiatori al giorno sulla rete ferroviaria regionale nel 20

L’assessore ha ripercorso le tappe principali dell’AV/AC dal piano integrato dei trasporti del 1989 ad oggi, passando per il “programma direttore” per l’area fiorentina del ’92 all’accordo quadro con Ministero, Regione, Fs e Tav del ’95, all’assegnazione dei lavori nel 2007 alla Società Cooperativa Coopsette

Il passaggio della linea alta velocità/alta capacità ha costituito un elemento fondamentale della pianificazione del territorio fiorentino negli ultimi 20 anni. Lo ha ricordato l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, che ieri mattina ha effettuato nelL'aula del Consiglio una comunicazione su “Infrastrutture e mobilità su ferro in Toscana”.

L’assessore ha ripercorso le tappe principali dell’AV/AC dal piano integrato dei trasporti del 1989 ad oggi, passando per il “programma direttore” per l’area fiorentina del ’92 all’accordo quadro con Ministero, Regione, Fs e Tav del ’95, all’assegnazione dei lavori nel 2007 alla Società Cooperativa Coopsette.

Sulle opportunità per il servizio passeggeri, Conti ha ricordato il potenziamento dei servizi ferroviari effettuato in questi anni con l’orario cadenzato Memorario e ha spiegato che solo a seguito del completamento dei lavori di realizzazione del nodo di Firenze dell’alta capacità, previsto per il 2013, si verificheranno le condizioni per un forte potenziamento del servizio passeggeri regionale e metropolitano.

L’insieme degli interventi previsti consentirà di utilizzare, oltre ai due nuovi binari sotterranei e relativa stazione, la corrispondente fermata metropolitana di superficie “Circondaria”, gli ulteriori binari di superficie (binari 3 e 4 della Carbonaia da S. M. Novella verso Campo di Marte e binari 5 e 6 da S. M. Novella verso Rifredi), l’opera di scavalco per fluidificare il traffico tra Castello e Rifredi, la riorganizzazione del nodo di Rovezzano, le nuove aree ferroviarie dell’Osmannoro, le ulteriori nuove fermate metropolitane e i vari interventi di sviluppo tecnologico delle stazioni e della rete. Gli interventi e il sottoattraversamento ferroviario con la nuova stazione AV/AC consentiranno di liberare i binari in superficie e quindi il progressivo potenziamento dei servizi ferroviari metropolitani da quelli regionali, condizione per realizzare servizi ad alta frequenza (“cadenzamento omogeneo”).

“L’alta capacità – ha detto Conti – apre la strada all’aumento dell’offerta di trasporto sulle linee regionali, consente di raggiungere l’obbiettivo, per il 2013, di 500.000 viaggiatori/giorno trasportati sulla rete ferroviaria regionale”.

Passando alla logistica e alle opportunità per il trasporto delle merci, Conti ha sottolineato che il prossimo completamento ferroviario dell’alta capacità nel tratto tra Firenze e Bologna (2008 tratta e 2013 nodo di Firenze) costituisce un’opportunità forte a livello transregionale ed europeo, consentendo di ipotizzare nuovi scenari di relazione sia spaziali che economici tra l’area forte della Toscana e le aree forti a nord, da aprire direttamente ai progetti prioritari relativi al Corridoio Europeo 1 (Berlino-Milano-Roma-Palermo), alle autostrade del mare attraverso il porto di Livorno, nonché al Corridoio Europeo 5.

Il nuovo quadro infrastrutturale risultante dalla realizzazione dell’alta capacità tra Firenze e Bologna, infatti, porta a sviluppare un sistema logistico transregionale di valenza internazionale. L’idea strategica, dunque, è quella di anticipare il vantaggio competitivo legato alla sinergia del fascio di infrastrutture ferroviario e stradale passante per l’appenninico, ed anche ad iniziare la capitalizzazione per il sistema Italia dei cospicui investimenti fatti, in modo da organizzare un’interconnessione laterale al Corridoio 1 che, partendo dal nodo Pisa/Livorno/Carrara, via Firenze/Bologna e da qui verso Parma/Verona per il Brennero, e verso Padova/Trieste per l’Est europeo, colleghi stabilmente il Tirreno con l’Europa dell’Est e con l’area dei Balcani.

La visione al futuro di questa piattaforma territoriale strategica è rafforzata dal completamento della Piattaforma logistica costiera: porto di Livorno, interporto A. Vespucci di Guasticce, aeroporto G. Galilei di Pisa e connessione stabile con interporto di Gonfienti di Prato e aeroporto di Firenze Peretola, nonché con la restante portualità dell’Alto Tirreno.
Quanto alla situazione attuale del Nodo, l’assessore ha riferito che il Contraente Generale Nodavia ha completato, nel marzo 2008, la consegna del progetto esecutivo dell’intera opera, che è diviso in due lotti (1° lotto scavalco, 2° lotto passante e stazione); il contratto d’appalto stabilisce che nei sessanta giorni successivi alla consegna del progetto complessivo dovranno essere predisposte tutte le verifiche da parte di R.F.I. e di ITALFERR.
RFI dovrà sottoporre il progetto al parere dell’Osservatorio Ambientale, per verificare il rispetto delle prescrizioni definite dalla VIA e dalle Conferenze di Servizi di approvazione, prima dell’avvio dei lavori.

“E’ necessario sviluppare – ha detto Conti – con l’apporto delle istituzioni interessate, un efficace piano di comunicazione ed informazione ai cittadini per renderli consapevoli delle finalità dell’intervento, nel sistema complessivo del miglioramento delle condizioni di mobilità dell’area metropolitana fiorentina e dell’intera regione”.

L’assessore ha infine presentato all’aula un quadro aggiornato delle previsioni del Piano Regionale della Mobilità e della Logistica della Toscana con l’elenco completo di tutti gli interventi sulle infrastrutture ferroviarie.
“Nostro obbiettivo – ha concluso l’assessore – è fare della Toscana un nodo infrastrutturale e non una terra di attraversamento nord sud”. Manu Mich. – clickmobility.it

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