Obiettivo la riduzione dei costi dell’erogazione del servizio, attraverso l’accorpamento dei bacini di traffico e la crescita delle dimensioni del gestore

Ferrara. Approvato in Giunta comunale il 'si' alla fusione fra Acft e Atc

Ferrara. Approvato in Giunta comunale il 'si' alla fusione fra Acft e Atc

Secondo il piano industriale elaborato dalle due società in via di fusione, per quanto riguarda il conto economico, la proiezione triennale prevede la riduzione delle perdite di esercizio da 1.018.000 euro nel 2009 a 677.000 euro nel 2010, con una prospettiva di attivo di 111.000 euro nel 2011

Via libera alla fusione tra le società di trasporto locale. Annunciato da tempo, il matrimonio tra la ferrarese Acft e la bolognese Atc ha ricevuto ieri il consenso ufficiale della Giunta. Il progetto di fusione, che è stato elaborato di comune intesa dalle due società di trasporto pubblico locale, sarà presto sottoposto anche al vaglio del Consiglio comunale e prevede l’incorporazione dell’azienda di Ferrara e della sua controllata Cerm (Centro Emiliano Romagnolo Manutenzioni srl) all’interno dell’azienda felsinea.

Obiettivo dell’unione è quello di ridurre i costi dell’erogazione del servizio, attraverso l’accorpamento dei bacini di traffico e la crescita delle dimensioni del gestore. Il piano prevede l’integrazione orizzontale e verticale delle strutture aziendali e della loro gestione, per conseguire economie di scala, e il mantenimento delle competenze territoriali necessarie a consentire all’utenza di mantenere invariati i propri riferimenti, specie riguardo ai servizi urbani, e a conservare un rapporto immediato con le istituzioni locali.

La struttura della nuova società sarà composta dal Comune e dalla Provincia di Bologna, (attuali detentori del totale del capitale sociale di Atc) che risulteranno titolari rispettivamente del 59,65% e del 37,15% del capitale sociale, e dagli attuali possessori del capitale di Acft, ossia il Comune e la Provincia di Ferrara assieme agli altri 25 Comuni del ferrarese, a cui andranno rispettivamente l’1,29%, l’1,87% e lo 0,04% del capitale della nuova Atc.

Secondo il piano industriale elaborato dalle due società in via di fusione, per quanto riguarda il conto economico, la proiezione triennale prevede la riduzione delle perdite di esercizio da 1.018.000 euro nel 2009 a 677.000 euro nel 2010, con una prospettiva di attivo di 111.000 euro nel 2011. Per quanto concerne il personale si passerebbe invece dalle 2.107 unità del 2008, alle 2090 del 2009, alle 2069 del 2010 e alle 2047 del 2011.

Mentre per il piano investimenti si prevede una spesa complessiva di 66.375.000 euro, così ripartita: 35.010.500 euro nel 2009, 23.809.500 euro nel 2010 e 7.555.000 nel 2011.

Attualmente Acft detiene un capitale sociale di 2.533.509 e, secondo i dati del 2007, copre con i propri servizi una quantità complessiva di 10.273.057 Km di strade, di cui 7.336.057 con trasporti extraurbani e 2.849.819 con trasporti urbani, oltre a 19.369 noleggi. Il tutto con 12.247.433 passeggeri trasportati, 263 mezzi, tra veicoli urbani (76), extraurbani (162) e minibus (25) e 351 unità di personale medio aziendale. La società Cerm, attiva nel settore della manutenzione degli automezzi di Acft, è dotata invece di un capitale sociale di 107.500 euro (interamente detenuto da Acft) e da 9 unità di personale (nel 2007). Manu Mich. – clickmobility.it

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