Primo classificato studente tredicenne cliente dell’AMI di Urbino con il racconto “Visto dal frigo”. Al secondo “Racconto di un riflesso” di una signora di Napoli in rappresentanza dei clienti di ANM e CTP. Terzo ex aequo, “Energia “ dell' ATC di Terni e “Un’insolita prigione “ delle aziende romane ATAC-Metro-Tevere Tpl-Trambus
Si è conclusa a Roma la scorsa settimana, presso la Casa del Cinema a Villa Borghese, la fase finale della V edizione del concorso nazionale per scrittori inediti “Parole in Corsa”.
L’evento rappresentava l’atto finale delL'edizione 2008 organizzata, come è ormai consuetudine, da Asstra (Associazione aziende di trasporto pubblico ) che ha visto coinvolte 19 aziende italiane in 14 città, con circa 4000 racconti pervenuti alle varie edizioni locali.
I 5 migliori racconti di scrittori inediti realizzati a “bordo dei bus”, selezionati dalle varie aziende nella fase regionale, hanno partecipato alla fase nazionale.
L’evento è ormai divenuto un appuntamento fisso per i clienti del TPL che sentono di appartenere alla grande famiglia virtuale degli utenti dei mezzi pubblici.
Si è aggiudicato il primo posto uno studente tredicenne cliente dell’azienda AMI di Urbino con il racconto “Visto dal frigo” .
Al secondo posto “Racconto di un riflesso” di una signora di Napoli in rappresentanza dei clienti di ANM e CTP della città vesuviana.
Mentre al terzo posto, ex aequo, si sono piazzati “Energia “ dell’azienda di trasporto pubblico ATC di Terni e “Un’insolita prigione “ delle aziende romane ATAC-Metro-Tevere Tpl-Trambus Roma.
Alla manifestazione finale sono intervenuti numerosi autori provenienti dalle varie regioni italiane e sono stati accolti da Marcello Panettoni e Guido Del Mese, rispettivamente presidente e direttore di ASSTRA, che hanno sottolineato piacevolmente il rinnovato successo dell’iniziativa e ribadito che lo scopo dell’iniziativa è quello di coinvolgere e promuovere il trasporto pubblico oltre che diffondere uno stile di vita in cui usare il mezzo pubblico vuol dire recuperare nel migliore dei modi il proprio tempo rispetto alla freneticità generale.
In rappresentanza della qualificata giuria, Fiammetta Mignella Callosa, – sociologia ed urbanista, docente dell’Università LUMSA di Roma – ha espresso il senso di incertezza nel dover selezionare i vincitori tra i numerosissimi racconti tutti meritevoli di menzione.
Tra le principali motivazioni che hanno convinto la giuria e decretato il risultato finale, figurano la sempre più giovane età degli scrittori, elemento di estremo interesse in quanto essi rappresentano, per le aziende e la società, i futuri utilizzatori del trasporto pubblico. Ciò può senz’altro contribuire al miglioramento della vivibilità delle nostre città con la riduzione di traffico e inquinamento.
Altro elemento cardine su cui si è basato il giudizio della giuria è l’aver riscontrato un filo conduttore comune a quasi tutti i racconti, che riconduce inevitabilmente alla realtà quotidiana della gente: Il forte desiderio di cambiamento rispetto al passato che nella realtà si traduce in angoscia, preoccupazioni per la vita quotidiana piena di incertezze e per il susseguirsi di eventi socio economici non sempre positivi. Nello stesso tempo, affiora la latente speranza, fantasia, immaginazione che aiuta la gente a guardare positivamente verso il futuro.
Il tutto permeato dalla stessa esigenza dei cittadini di mettersi in gioco, la ricerca di occasioni per rispondere ai bisogni di integrazione, di relazione con gli altri, di socializzazione e di appartenenza alla stessa comunità.
Tutte queste motivazioni ben si sposano con il luogo, e il momento in cui si concretizzano. L’interno dei bus durante gli spostamenti diviene così il luogo in cui potersi appropriare del proprio spazio e tempo dedicandosi anche ad attività di lettura e scrittura scegliendo forme di comunicazione diverse da quelle caotiche e frenetiche in cui normalmente si è coinvolti.
Non va trascurato il messaggio di alcuni racconti che viene affidato alle altre componenti della società, aziende di trasporto, enti ed istituzioni, e che rappresenta sempre più il crescente bisogno di mobilità quale elemento di sviluppo e di cultura della società civile. Lo hanno registrato i rappresentanti di Asstra auspicando un maggiore impegno di tutti nella diffusione della cultura dell’utilizzo del mezzo pubblico, sottolineando che è bello potersi sentire allo stesso tempo partecipi e protagonisti del nostro tempo, poter offrire un luogo ove facilitare i sogni, far star bene la gente, migliorare le aspettative di vita dei viaggiatori a bordo dei nostri mezzi di trasporto.
Felicitazione da parte di tutti e premi per i vincitori, che si sono dichiarati soddisfatti e contenti per essere entrati a far parte della numerosissima famiglia degli “scrittori a bordo dei bus”.
Tutti i racconti finalisti provenienti dalle 19 aziende di TP che hanno partecipato al concorso sono stati raccolti in un libro dal titolo “scrivere è viaggiare: le storie siamo noi” edito da Full Color Sound che è reperibile nelle librerie.Giuseppe Monda – CTP Napoli