Lo rileva Un'indagine dell'Amat condotta sui mezziBellavista: “L’introduzione dei cordoli favorisce la nostra utenza, che guarda con attenzione al servizio che eroghiamo quotidianamente”
Oltre l’80 per cento degli utenti del bus ritiene che l’introduzione delle corsie preferenziali con i cordoli sia molto positiva, mentre il 20% la giudica positiva. Il 100% pensa che le corsie protette debbano essere collocate lungo le strade più trafficate dai mezzi privati. Percentuali tra il 93% e il 99% anche sulla percezione di un servizio più veloce e puntuale, grazie ai cordoli.
E’ questo, in sintesi, il risultato di una indagine statistica svolta dall’azienda su un campione di oltre 100 clienti del mezzo di trasporto pubblico tra il 19 e 20 febbraio. Le interviste sono state effettuate nei luoghi dove, recentemente, sono stati introdotti le installazioni per le corsie dei bus: in corso Tukory e via Maqueda. E proprio per via Maqueda, ieri è stato dato il via libera dal Comune per il prolungamento dei cordoli a partire dai Quattro Canti di città, all’incrocio con corso Vittorio Emanuele, e fino a piazza Sant’Antonino.
Il questionario conteneva cinque domande: sull’introduzione delle corsie preferenziali con i cordoli, sull’eventualità di collocarli lungo le strade più trafficate, con la richiesta di indicare le strade, sulla percezione del servizio, e quindi anche dei tempi di attesa, una volta create le corsie preferenziali, e sull’utilizzo del biglietto unico integrato bus/metropolitana. Su quest’ultima domanda, dall’indagine è risultato che ad utilizzarlo, sul campione intervistato, sono stati soltanto un paio di utenti per meno di quattro volte al mese.
“Sulle corsie preferenziali protette dai cordoli i cittadini ci danno ragione – afferma il presidente dell’Amat spa, Mario Bellavista – e ci incoraggiano a continuare per questa strada. Del resto, l’introduzione dei cordoli favorisce la nostra utenza, che guarda con attenzione al servizio che eroghiamo quotidianamente. Una buona notizia è che il Comune ci ha concesso di impiantarne altri anche sulla parte di via Maqueda che va da via Del Bosco ai Quattro Canti.
L’indagine – conclude Bellavista -, seppur con un campione limitato, ci dice inoltre che la media degli utilizzatori del biglietto unico bus/metro è dell’ 1,9%. Ciò ci dà ragione nell’avere eliminato la convenzione con Trenitalia in quanto c’era una sproporzione tra il contributo che l’Amat versa alle casse di Trenitalia e i reali fruitori del servizio. Sulla base di questi ragionamenti abbiamo proposto un nuovo biglietto dal costo di 1,50 euro”.Manu Mich. – clickmobility.it