La delibera illustrata dal presidente della terza commissione Mollica

Potenza. Tpl di interesse comunale: in Consiglio regionale approvato a maggioranza incremento del contributo per abitante

Potenza. Tpl di interesse comunale: in Consiglio regionale approvato a maggioranza incremento del contributo per abitante

In base alla modifica, il limite di contributo massimo pari a 15,49 euro per abitante è incrementato a 20,00 euro per abitante in modo più che proporzionale all’attuale calo della popolazione in atto in numerosi Comuni di piccole dimensioni, garantendo la spesa storica

E' stata approvata ieri a maggioranza in Assemblea la modifica proposta dall’assessore Innocenzo Loguercio alla delibera del Consiglio regionale riguardante il trasporto pubblico locale di interesse comunale.

La Regione, ai fini del sostegno all’offerta dei servizi di trasporto pubblico locale, eroga alle amministrazioni comunali un contributo forfettario. In base alla modifica, il limite di contributo massimo pari a 15,49 euro per abitante è incrementato a 20,00 euro per abitante in modo più che proporzionale all’attuale calo della popolazione in atto in numerosi Comuni di piccole dimensioni, garantendo la spesa storica.

Per usufruire dell’eventuale incremento finanziario l’amministrazione comunale dovrà concorrere con risorse proprie alla spesa per i servizi.
Sono esclusi da questo meccanismo i due capoluoghi di provincia, Potenza e Matera, destinatari di una quota complessiva del 30%. La quota sarà suddivisa tra i due capoluoghi in funzione delle percentuali di popolazione, e sarà pari al 66% per Potenza e al 34% per Matera.

Al presidente della terza commissione Francesco Mollica ieri il compito di illustrare la variazione.

"Con la deliberazione 1878 del 21 novembre 2008, relativa al trasporto pubblico locale di interesse comunale, vengono ripartiti a seguito di uno studio che la Regione Basilicata e precisamente il dipartimento infrastrutture ha dato alla Università di Basilicata di rivedere i criteri e i parametri che già dal 1997 erano stati inseriti sul trasporto pubblico locale con la delibera di Consiglio Regionale n. 610.

Lo studio e la rivisitazione di questi parametri e di questa nuova ridistribuzione parte da una richiesta dell’ANCI che a distanza di dieci anni dall’approvazione di quella delibera ne chiedeva sostanzialmente la verifica e la rimodulazione in relazione alle nuove esigenze ed intervenute analisi del territorio.
La delibera aveva dato una serie di indicazioni sull’analisi demografica, sull’analisi socioeconomica del territorio e sulle questioni che attengono soprattutto sulle città capoluogo ed il ruolo che svolgono le città capoluogo all’interno del trasporto pubblico-locale inteso in senso più generale.

La delibera prevede tra le altre questioni la contribuzione, quindi un semplice contributo che viene dato ai Comuni per poter esplicitare e per poter effettuare il trasporto pubblico locale. E la decisione dell’osservatorio nell’ambito delle indicazioni anche la definizione di un costo standard che nell’ambito dello studio che è perfetto ed anzi è apprezzabile sotto l’aspetto delle indicazioni di tutti gli altri elementi, non contiene questo elemento determinante che è l’elemento, secondo noi, ed è stato discusso più volte con l’audizione anche dell’assessore in Commissione, addirittura con un emendamento nel momento in cui l’assessore aveva richiamato ai sensi dell’articolo 38 in Consiglio questo atto, il sottoscritto si era premurato a fronte della discussione che si aveva avuto in commissione, di presentare un emendamento che definiva l’attuazione del sistema della liberalizzazione mediante le procedure di gara ad evidenza pubblica con la definizione di questo costo standard".

Che cosa succedeva e cosa succede nell’ambito dei Comuni? La Giunta regionale e successivamente il Consiglio Regionale ha approvato degli schemi di avvisi di gara che hanno avuto una loro conclusione nell’ambito del trasporto extraurbano, ma quello stesso schema e avviso di gara era stato determinato anche per far procedere i comuni che sono 47 nell’ambito della Regione Basilicata ad attivare il sistema della liberalizzazione attraverso quello stesso avviso di gara tipo che la Regione aveva determinato.
La Regione aveva anche determinato la modalità e i tempi e la tempistica entro i quali bisognava arrivare a questa definizione e in questo frangente si attiva la richiesta da parte dell’ANCI di rivedere e rimodulare i 10 milioni di euro che per effetto della legge 422 del ’97 venivano destinati al trasporto pubblico urbano".

per saperne di più…Manu Mich. – clickmobility.it

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