Oggi in Aula prevista la discussione del provvedimento

Roma. Decreto salva-infrazioni: la I Commissione Affari Costituzionali del Senato approva emendamenti avanzati da Confservizi e ASSTRA

Roma. Decreto salva-infrazioni: la I Commissione Affari Costituzionali del Senato approva emendamenti avanzati da Confservizi e ASSTRA

Gli emendamenti approvati intervengono, in particolare, sul regime transitorio degli affidamenti in house e degli affidamenti a società a partecipazione pubblica quotate in borsa, nonché sul regime di divieti previsti per le società a partecipazione mista pubblico-privata

La I Commissione Affari costituzionali del Senato ha concluso L'esame del disegno di legge AS1784 di conversione del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135, cosiddetto "salva-infrazioni" ed ha conferito al relatore, senatore Lucio Malan, il mandato a riferire favorevolmente L'Assemblea per L'approvazione del disegno di legge con le modifiche accolte.
La discussione in Aula del provvedimento è prevista per oggi.

Il nuovo testo recepisce molti degli emendamenti avanzati da Confservizi e Asstra. Gli emendamenti approvati intervengono, in particolare, sul regime transitorio degli affidamenti in house e degli affidamenti a società a partecipazione pubblica quotate in borsa, nonché sul regime di divieti previsti per le società a partecipazione mista pubblico-privata.
“A questo punto non rimane che attendere l’esame del provvedimento nell’aula del Senato – ha sottolineato  Giancarlo Cremonesi, presidente della nuova Confservizi – che si svolgerà durante la prossima settimana”.

Soddisfatto anche Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA. Secondo Panettoni, “gli emendamenti che intervengono sul regime transitorio degli affidamenti in house e sul regime di divieti previsti per le società a partecipazione mista pubblico-privata permetteranno al settore del trasporto pubblico locale di godere di una maggiore chiarezza legislativa”. In particolare rileva il presidente dell’Associazione Trasporti: “l’emendamento che agisce sui limiti imposti alle aziende a partecipazione mista pubblico-privata é conseguenza delle osservazioni mosse da ASSTRA”.

L'articolo 15 del provvedimento pone importanti modifiche al testo delL'articolo 23-bis del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Tra gli emendamenti accolti, troviamo:
– L'emendamento 15.13 (testo 2) che chiarisce, come appare opportuno, che al socio operativo della società mista selezionato tramite la gara a doppio oggetto non si applica il divieto di acquisizione della gestione di servizi ulteriori o in ambiti territoriali diversi, né quello di svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati;
– L'emendamento 15.22 (testo2) che riduce il ruolo del socio privato nelL'ambito delle società miste stabilendo che ad esso spetta "L'attribuzione di specifici compiti operativi" e non più, come originariamente previsto, "L'attribuzione dei compiti operativi";
– L'emendamento 15.30 che posticipa i termini entro i quali le società a partecipazione pubblica quotate in borsa alla data del 1° ottobre 2003 devono dismettere quote al fine di mantenere i propri affidamenti diretti fino alla scadenza prevista nel contratto di servizio. La nuova condizione prevista è che la quota mantenuta da tali società non superi il 40% entro il 31 dicembre 2013 ed il 30% entro il 31 dicembre 2015 (in origine era prevista una quota del 30% entro il 31 dicembre 2012);
– L'emendamento 15.45 (testo 2) che, per gli affidamenti in house in essere alla data del 22 agosto 2008, prevede, in alternativa alla cessazione ex lege al 31 dicembre 2011, la possibilità di mantenere L'affidamento fino alla scadenza prevista nel contratto di servizio a condizione che entro tale data le amministrazioni cedano almeno il 40% del capitale attraverso la gara a doppio oggetto così come disciplinata nel nuovo comma 2, lett. b) delL'art. 23-bis. Manu Mich. – clickmobility.it

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