In tempo di crisi e in assoluta controtendenza rispetto a molte aziende anche toscane, Ataf intende investire ed assumere nuovi autisti

Firenze. Ataf: i vertici invitano i sindacati a tornare al tavolo della trattativa

Firenze. Ataf: i vertici invitano i sindacati a tornare al tavolo della trattativa

Capezzuoli: “Ataf deve diventare un’azienda produttiva e competitiva per stare sul mercato, deve allinearsi agli standard dei competitor per partecipare alle gare e vincerle. Certe diseconomie non sono più sostenibili se vogliamo fare di Ataf un’azienda in grado di sviluppare e migliorare il servizio”

Dopo la rottura del tavolo della trattativa da parte dei sindacati avvenuta lunedì in Prefettura la presidente di Ataf, Maria Capezzuoli, lancia di nuovo l’appello alle rappresentanze dei lavoratori perché tornino a perseguire la strada di un confronto costruttivo.

“Ataf deve diventare un’azienda produttiva e competitiva per stare sul mercato del trasporto pubblico locale, deve allinearsi agli standard dei competitor per partecipare alle gare e vincerle. Certe diseconomie non sono più sostenibili se vogliamo fare di Ataf un’azienda in grado di sviluppare e migliorare il servizio di trasporto pubblico”.

Per esempio gli autisti di Ataf non prendono servizio nei giorni di Natale, Pasqua e Primo Maggio: “A differenza delle altre città d’Italia (Bologna, Napoli, Roma, Torino, Venezia) – dice il direttore generale di Ataf, Filippo Allegra – dove al contrario, questi sono considerati giorni festivi come la domenica, e il servizio viene svolto e regolamentato come tale. Occorre quindi intervenire anche sull’organizzazione del lavoro che va improntata a criteri di efficienza e produttività”.

Gli autisti Ataf godono di 84 giorni di riposo l’anno, 23 in più rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale del lavoro che interessa la categoria. L’azienda ha proposto ai sindacati di mantenere tutte le giornate di riposo aggiuntivo recuperandone solo una parte (8 giorni) attraverso l’aumento delle prestazioni quotidiane su ogni turno di lavoro nella misura di 12 minuti. Gli autisti dovrebbero quindi lavorare 6 ore e 48 minuti al giorno invece che 6 ore e 36 minuti.

In tempo di crisi e in assoluta controtendenza rispetto a molte aziende anche toscane, Ataf intende investire ed assumere nuovi autisti, applicando il contratto collettivo nazionale di apprendistato. L’azienda ha già svolto la selezione pubblica per la ricerca degli operatori di esercizio: le organizzazioni sindacali hanno contestato il fatto che l’orario di lavoro proposto ai nuovi assunti non corrisponda a quanto applicato fino ad oggi in azienda, bloccando le assunzioni. Assumere nuova forza lavoro alle condizioni previste dagli accordi aziendali è insostenibile dal punto di vista economico.  

“Con l’occasione della conferenza stampa vogliamo togliere il velo da alcune ipocrisie. Risanare l’azienda significa non incidere ulteriormente sulle tasche dei contribuenti, e non il contrario – dice la presidente Capezzuoli – E infine deve essere chiaro che Ataf non sta licenziando nessuno, non sta riducendo gli stipendi dei lavoratori neppure di un centesimo e non immagina di ricorrere a manovre straordinarie come la ricapitalizzazione”. Manu Mich. – clickmobility.it

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