Matteoli: “Accettata la liberalizzazione ma c'è chi la ostacola. l'Europa deve andare a una sola velocità. Mi batterò al Consiglio europeo dei Trasporti perché ciò accada”

Roma. Fs: pronte ad affrontare la sfida della liberalizzazione del mercato ferroviario in Europa

Roma. Fs: pronte ad affrontare la sfida della liberalizzazione del mercato ferroviario in Europa

Lo ha ribadito ieri l'ad di Fs Moretti al convegno dello Studio Ambrosetti sottolineando il cammino sulla strada della liberalizzazione e la richiesta, ferma e decisa, che le regole siano uguali per tutti i paesi dell'Ue, consentendo alle imprese ferroviarie di entrare in competizione in condizioni di reciprocità

Le Ferrovie italiane non temono la competizione e sono pronte ad affrontare la sfida della liberalizzazione del mercato ferroviario anche in Europa.
Lo ha ribadito ieri al convegno dello Studio Ambrosetti l’AD di Fs Mauro Moretti.
Le Ferrovie italiane proseguono decisamente sul cammino della liberalizzazione e del confronto aperto e concorrenziale sul mercato, ma chiedono con fermezza che le regole siano uguali per tutti i paesi dell’Unione Europea, consentendo alle imprese ferroviarie di entrare in competizione in condizioni di reciprocità.

Moretti ha ricordato i successi conseguiti in quei segmenti di mercato, come l’Alta Velocità, dove la competizione avviene pienamente secondo regole di mercato e senza alcuna forma di contribuzione pubblica e dove l’impresa FS ha confermato di essere altamente competitiva. Nei servizi cosiddetti “universali” e, in particolare, nel trasporto regionale e locale, Moretti ha sollevato nuovamente il problema dell’adeguamento dei corrispettivi per la fornitura perlomeno al livello degli altri paesi europei, sottolineando che se le FS avessero gli stessi contributi pubblici di Francia e Germania, l’impresa ferroviaria potrebbe avere un utile di oltre un miliardo di euro, da investire in nuovo materiale rotabile e per il miglioramento dei servizi.

Il dibattito, che ha visto la presenza di autorevoli esponenti, è servito, attraverso un vivace confronto, a sottolineare come l’Italia sia oggi all’avanguardia nel processo di liberalizzazione del mercato ferroviario, ma che rimangono ancora aperti i problemi di un’adeguata regolamentazione e, soprattutto, dei finanziamenti indispensabili per assicurare lo sviluppo dei trasporti regionali e nell’ambito delle grandi realtà metropolitane.

Il Gruppo Fs, ha sottolineato Moretti, dovrebbe chiudere il 2008 con un risultato netto consolidato tra i 15 e i 20 milioni di euro, aggiungendo che il Mol dovrebbe essere "vicino a un miliardo di euro".

La richiesta che L'Ue si faccia garante della liberalizzazione è stata avanzata anche dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, intervenuto ieri al convegno.

“Abbiamo accettato la liberalizzazione ma c'è chi la ostacola. L'Europa deve andare a una sola velocità. Mi batterò al Consiglio europeo dei Trasporti perché ciò accada”  ha ribadito il ministro, passando poi a commentare la situazione nel nostro Paese.
“Alcune Regioni non spendono una lira per il trasporto locale su rotaia – ha dichiarato senza mezzi termini Matteoli, sottolineando che la differenza qualitativa tra L'Alta Velocità e il servizio di trasporto regionale, utilizzato prevalentemente dai pendolari, é troppo accentuata. Le Regioni criticano il servizio universale perché non é L'altezza, ma non spendono o spendono troppo poco”.

Matteoli ha anche promesso interventi da parte del Governo e del suo dicastero per "cambiare il rapporto tra Stato, Regioni e FS”.
“Non tutte le Regioni danno gli stessi contributi – ha infatti dichiarato – Il problema va affrontato più seriamente di quanto sia stato fatto finora. Governo e ministero devono fare in modo che gli incontri siano sempre più serrati e portino a una soluzione”. “Nessuna pressione da parte dello Stato sugli Enti locali.Manu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon