Le mozioni impegnano il Governo ad intervenire sulle società del gruppo FS, perché siano rapidamente completati gli investimenti in corso, con particolare riguardo ai nodi urbani e alle rimanenti tratte ferroviarie ad AV/AC e siano poste in essere azioni organizzative per garantire servizi ferroviari ad un livello qualitativamente adeguato
Approvate ieri alla Camera dei Deputati mozioni sull’Alta velocità Milano-Bologna, in riferimento alle ripercussioni sui treni dei pendolari.
Nel dettaglio si tratta delle mozioni Marchignoli ed altri n. 1-00095, Vietti ed altri n. 1-00098, Misiti ed altri n. 1-00102 e Valducci ed altri n. 1-00103 concernenti questioni connesse con l’avvio dell’esercizio della linea ferroviaria di trasporto alta velocità Milano-Bologna.
Entrando nel merito le mozioni impegnano il Governo “ad adottare opportune iniziative nei confronti delle società del gruppo Ferrovie dello Stato, affinché siano rapidamente completati gli investimenti in corso di realizzazione, con particolare riguardo ai nodi urbani e alle rimanenti tratte ferroviarie ad alta velocità/alta capacità e, insieme a tali investimenti, siano poste in essere le azioni organizzative necessarie per garantire lo svolgimento di servizi ferroviari ad un livello qualitativamente adeguato”.
Nello specifico le mozioni si addentrano nella questione pendolari, impegnando altresì il Governo “ad adottare le opportune iniziative nei confronti del gruppo Ferrovie dello Stato per assicurare l’attuazione degli interventi necessari a garantire la piena compatibilità degli orari tra le diverse tipologie di servizio, in particolare il servizio destinato ai pendolari e quello dell’alta velocità/alta capacità, ponendo a tal fine in essere azioni che garantiscano, in continuità con gli assetti preesistenti, il recupero, il mantenimento della dovuta attenzione per il traffico pendolare e la destinazione di specifiche fasce orarie ai servizi intercity o regionali veloci”.
Ad emergere è il pieno sostegno nei confronti dei pendolari e delle loro preoccupazioni, anche alla luce dell’attivazione del servizio alta velocità che, benché “di rilievo cruciale ai fini della modernizzazione del sistema trasporto del Paese, interferirà inevitabilmente, nei nodi, con i treni di interesse regionale e, in particolare, con quelli destinati al traffico dei pendolari”.
“Da tale interferenza – si legge nel testo approvato – possono derivare effetti indesiderati che vanno attentamente presi in considerazione, dal momento che l’orario ferroviario 2008-2009 prevede, al fine di favorire al massimo la circolazione dei treni ad alta velocità, variazioni di orari per gli altri treni, con conseguenti disagi e allungamenti dei tempi di utenza. Questa situazione sta producendo peggioramenti soprattutto per i traffici che gravitano sui nodi Bologna e Milano, nonché sulla tratta Roma-Firenze”.
“Trenitalia – si legge ancora – per ovviare a questi indesiderati effetti ha introdotto nuovi treni aggiuntivi i cui costi dovrebbero ricadere sulle regioni interessate e sui viaggiatori, cosa che i sottoscrittori della mozione ritengono del tutto scorretta. Senza considerare che i servizi ferroviari regionali risultano già penalizzati dall’impiego di treni di vecchia data con carrozze in cattive condizioni, a causa dell’esiguità delle risorse finanziare disponibili.
Con un recente intervento nell’ambito della legge n. 2 del 28 gennaio 2009 sono state finalmente destinate risorse finanziarie di notevole importo, per un periodo pluriennale, a sostegno del trasporto ferroviario; in particolare è stata decisa l’istituzione di un fondo per gli investimenti del gruppo Ferrovie dello Stato con una dotazione di 960 milioni di euro per l’anno 2009, oltre a fondi per la stipula dei nuovi contratti di servizio dello Stato e delle Regioni con Trenitalia.Manu Mich. – clickmobility.it