GIM ha un finanziamento accordato di 2.800.000 euro e un bacino di utenza di 12.850.000 persone: 6 le regioni impegnate e 21 gli enti locali coinvolti

Milano. Dalla Provincia parte Gim: progetto concreto per ridurre il traffico nelle aree metropolitane

Milano. Dalla Provincia parte Gim: progetto concreto per ridurre il traffico nelle aree metropolitane

Somma: «Il traffico pubblico, privato e delle merci è uno dei nodi irrisolti delle grandi aree metropolitane europee, che ha ricadute negative sulla qualità della vita dei cittadini e sullo sviluppo produttivo del territorio.  La mission del progetto GIM è quella di dare risposte e soluzioni efficaci a questo problema»

Investire nell’innovazione tecnologica per governare il traffico pubblico e privato e semplificare la vita dei cittadini, questo è l’obiettivo di GIM uno dei progetti del Programma Elisa (II Bando), di cui la Provincia di Milano è capofila.
La convenzione che avvia 'Gim' è stata firmata ieri alla presenza di Ernesto Somma, coordinatore Pore e responsabile del "Programma Elisa", per la provincia di Milano, dL'assessore ai Trasporti e mobilità Paolo Matteucci e dal direttore centrale trasporti e viabilità, Luciano Minotti, oltre alle rappresentanze degli enti locali aderenti al progetto.

«Il traffico pubblico, privato e delle merci è uno dei nodi irrisolti delle grandi aree metropolitane europee, che ha ricadute negative sulla qualità della vita dei cittadini e sullo sviluppo produttivo del territorio – ha illustrato Ernesto Somma, coordinatore PORE e responsabile del “Programma Elisa” -. La mission del progetto GIM è quella di dare risposte e soluzioni efficaci a questo problema».

GIM, il primo a partire dei progetti del secondo bando, ha un finanziamento accordato di 2.800.000 euro e un bacino di utenza di 12.850.000 persone: 6 le regioni impegnate e 21 gli enti locali coinvolti.

“L’obiettivo – ha spiegato il professor Somma – è quello di puntare a un governo della “mobilità diffusa” pubblico-privata su scala regionale o di Città Metropolitana e disporre, così, di un rilevamento del traffico a livello urbano ed extraurbano, anche mediante la gestione delle flotte di trasporto pubblico e il controllo dei flussi di mezzi pesanti, anche in caso di eventi critici (incidenti, meteo, cantieri, manifestazioni, emergenze). Una diffusione delle informazioni ai cittadini mediante Travel Planner in real time sul territorio (paline intelligenti e pannelli a messaggio variabile). L’elaborazione di standard per la bigliettazione elettronica e la creazione di una card unica per tutti i servizi di mobilità”.

“La Provincia di Milano – ha continuato Somma – ha colto a pieno le sfide dell’innovazione tecnologica. Oltre che con il progetto GIM, è già attivamente impegnata nella prima edizione del “Programma Elisa” su una delle linee d’azione del progetto Labor (lavoro, uffici di collocamento on line). Il mese scorso è stato presentato dalla Provincia di Milano un importante strumento operativo di Labor, accolto con grande interesse dalle province riutilizzatici: si tratta di un database che, grazie all’interoperabilità dei dati raccolti, è in grado di fornire informazioni essenziali per orientare le politiche del lavoro, di supportare le attività dei Centri per l’Impiego. Grazie a Labor si è anche sviluppata una “rete” fra gli attori che partecipano al progetto che hanno avviato uno scambio e una condivisione di esperienze che potranno contribuire ad una crescita complessiva, mettendo a sistema le diverse sperimentazioni ed i progetti realizzati a livello territoriale”.

Con quarantacinque milioni di euro in tre anni (2007-2009) il Programma “Elisa” (acronimo di Enti locali innovazione di sistema), gestito dal PORE (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa – Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri alle dipendenze funzionali del Ministro per i Rapporti con le Regioni) con il supporto tecnico svolto da Invitalia, raccoglie il testimone della modernità e dell’efficienza. Sei i progetti vincitori del primo bando del Programma, avviati nel 2008, e ulteriori sei sono stati approvati lo scorso febbraio 2009 per la seconda edizione. Gli ambiti di intervento del “Programma Elisa” sono il mondo del lavoro, il federalismo fiscale, l’infomobilità, la qualità dei servizi, la tutela dei nostri beni culturali.

«Il “Programma Elisa” – ha concluso il professor Somma – dopo un anno di vita sta producendo pratiche virtuose come la capacità di concertazione tra amministrazione centrale ed Enti Locali: è la valorizzazione di un modello di governance che premia l’attitudine all’aggregazione, mette in rete conoscenze tecniche e competenze organizzative. Ci siamo dati alcuni obiettivi: restituire servizi ai territori, diminuire gli oneri a carico dei cittadini, ottimizzare le prestazioni fornite dalla pubblica amministrazione. Tra finanziamenti centrali ed impegno degli enti locali sono già 75 milioni di euro gli stanziamenti impegnati tra il primo e il secondo bando del “Programma Elisa”: un importante risultato in un momento cruciale del rilancio dell’economia del nostro Paese».

«Siamo orgogliosi di essere capofila di un gruppo di 21 enti sul territorio nazionale – commenta Paolo Matteucci, assessore alla Viabilità, Mobilità e Trasporti della Provincia di Milano – e di ricevere l’importante supporto economico da parte dello Stato e di 3 Regioni. Questo progetto, primo ed unico nel suo genere, vuole utilizzare in modo virtuoso le diverse innovazioni tecnologiche intervenute nei settori di nostra gestione, dalla rilevazione dei flussi di traffico al controllo satellitare degli autobus, in modo da conoscere in tempo reale le condizioni della mobilità sia pubblica che privata, e dare ai cittadini un servizio di informazione sulla circolazione locale mai esistito fino ad oggi. Ci auguriamo che questo progetto possa essere “pilota” per tutte le amministrazioni che in futuro vogliano affrontare in modo sistematico e coordinato la gestione del traffico veicolare».Manu Mich. – clickmobility.it

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